Montezemolo e Marchionne a Monza

Montezemolo e Marchionne a Monza
Attesi al box Ferrari il giorno delle qualifiche entrambi i n.1 di Fiat e del cavallino. Niente annunci, ma...

05.09.2014 ( Aggiornata il 05.09.2014 19:33 )

La giornata di sabato 10  a Monza sarà "elettrica" come non mai per la Ferrari. Non tanto perché la Rossa si gioca la seconda fila (la prima sarà monopolio Mercedes) ma perché sulla pista monzese, ai box Ferrari, si presenteranno - strano ma pare succeda così - Luca di Montezemolo e probabilmente anche Sergio Marchionne! Ovvero il presidente in carica e l'uomo che - ormai pare assodato - assumerà a breve il suo ruolo. I due top manager giungeranno in tempi differenti, ma comunque finiranno per condividere gli stessi spazi nel box e nel motor home della squadra. Sarà curioso vedere come riusciranno a condividere l'ambiente, a meno che una invisibile regia non li faccia magicamente alternare per evitare la doppia presenza contemporanea. D'altronde Marchionne domenica è atteso a Cernobbio, al forum sull'economia della Fondazione Ambrosetti assieme a molti politici, per cui difficilmente riuscirà a rinviare al giorno di gara la sua comparsa a Monza.  Ormai l'argomento-Montezemolo è diventato quello all'ordine del giorno del Gp d'Italia. Le voci della sua imminente uscita dalla presidenza della Ferrari sono ormai consistenti e forti, ma non bisogna dare tutto per scontato. Non aspettatevi annunci sensazionali a Monza nel corso del Gp. Montezemolo non viene ad certo per annunciare in circuito le sue dimissioni; e Marchionne non sarà certamente qui per lo scopo di rivendicare la poltrona di presidente. Non è né il tempo né il luogo per questo tipo di comunicazioni. Anzi, magari i due davanti ai microfoni delle tv con frasi eleganti tenderanno a glissare e anche a smentire con il sorriso tirato sulle labbra le voci fragorose come un uragano che li riguardano. Ma la realtà dei fatti è che in Ferrari si prepara il "ribaltone". I motivi che hanno portato a questa situazione li abbiamo spiegati già in un articolo di un mese fa . L'unica cosa che da allora è cambiata è che John Elkann ha rinunciato al proposito di diventare lui Presidente come si pensava in un primo tempo, o di affidarlo al fratello Lapo, per far rientrare il comando della Ferrari nel giro strettamente famigliare. E dovrebbe essere Marchionne ad assumersi l'onore e l'onore della carica, lasciando la continuità operativa dell'industria all'attuale amministratore delegato, Amedeo Felisa e quella del reparto corse a Marco Mattiacci, che comunque era stato già scelto da lui. Restano da definire i tempi del possibile avvicendamento: pochi giorni dopo Monza, giovedì 11, ci sarà una riunione del consiglio di amministrazione della Ferrari che si dovrebbe tenere curiosamente a Torino, e non a Maranello come sempre. La scelta della città torinese è un chiaro indizio di chi comanda, anzi vorrà comandare in Ferrari d'ora in poi. Probabilmente in quell'occasione verrà presa la decisione formale del cambio di presidente. Mentre non è detto che verrà annunciato pubblicamente: potrebbe accadere più avanti. La data chiave per capire le tempistiche dell'annuncio è quella del 13 ottobre, giorno in cui il gruppo FCA verrà quotato alla borsa di New York, a Wall street. Gruppo di cui la Ferrari fa parte e con un ruolo importante e strategico, perché capofila per immagine e valore aggiunto di quel "polo del lusso-sportivo" composto anche da Maserati e Alfa Romeo che per Maschionne impreziosisce la FCA. Qualcuno pensa che la Ferrari dovrebbe presentarsi a Wall street giá con il nuovo Presidente,ma una ipotesi è che Marchionne voglia invece aspettare l'esito della quotazione in borsa sul mercato Usa per l'avvicendamenti sul ponte di comando a Maranello proromper non turbare il mercato le le aspettative di fronte agli investitori americani per i quali il marchio Ferrari ha un valore aggiunto speciale. a.s.

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