dal nostro inviato a Monza: Alberto Antonini
Alla tredicesima gara del mondiale, la regola delle sostituzioni per la power unit fa la sua prima “vittima”. Daniil Kvyat partirà retrocesso di dieci posizioni sulla griglia di Monza. La Toro Rosso ha dovuto montare sulla sua vettura la sesta unità termica (il motore V6) della Renault.
Il regolamento è chiaro: la power unit si divide in 6 componenti
principali: motore V6, turbocompressore, centralina, motore elettrico
Mgu-K, motore elettrico Mgu-H, batteria. Quando si supera la quinta unità,
nel corso della stagione, scatta la penalità. Che diventa cumulativa.
Kvyat non ha nemmeno l’opzione di cambiare tutta la power unit e ripartire
da zero, ovviamente iniziando la gara dalla pit-lane. Questo perché le
altre componenti sono ancora “regolari”.
Il russo potrebbe essere presto seguito da altri colleghi: Vettel,
Grosjean, Maldonado, Gutierrez, Vergne e Bianchi sono già alla quinta
unità montata. Nel caso di Seb parliamo proprio del motore sei cilindri (è
stato rimontato quello rimosso a Spa, il danno non era grave), per
Grosjean si tratta del turbo, per Gutierrez dellì’elettronica, per Vergne
del motore cinetico. Ma Pastor Maldonado è quello che rischia più di
tutti, avendo V6, turbo e motori elettrici già al limite del conteggio. La
Lotus paga cara la mancanza di affidabilità di inizio stagione. E le
“politiche” di risparmio della meccanica condizionano pesantemente anche
la prestazione, almeno in prova.