Analisi gara: doppietta… con riserva?

Analisi gara: doppietta… con riserva?
La Mercedes ha raggiunto a Monza l'obbiettivo tanto dichiarato. Eppure non a tutti questo sta bene

07.09.2014 ( Aggiornata il 07.09.2014 21:58 )

In casa Mercedes sono tutti contenti una volta finita la gara di Monza: dopo le polemiche di Spa, è stata ottenuta la tanto agognata doppietta che stabilisce la supremazia - netta quella vista in pista - delle Frecce d'Argento, a soddisfazione piena del management. Ovviamente pure Hamilton è contento per la vittoria ottenuta per di più a suon di sorpassi, e crediamo che alla fin fine anche Rosberg non possa lamentarsi troppo, avendo ottenuto un secondo posto utilissimo in campionato nonostante problemi ai freni. Un 1-2 che per estensione diventa pure 1-2-3-4 se consideriamo i motori, visto che l'unità stellata (ma anche "stellare" ci starebbe bene) equipaggia altresì le Williams di Massa e Bottas arrivate a seguire sul traguardo. Fuori dalle mura Mercedes, invece, sembra che il riscontro sia tutt'altro che lineare. E non parliamo tanto della Ferrari a seguito del 9° posto di Raikkonen e del ritiro di Alonso, che hanno dato il fianco al sorpasso in campionato della Williams e di Bottas anzidetti. Ci riferiamo proprio a quanti seguono la Mercedes, nel bene e nel male. Cioè tifosi e "haters" della squadra anglotedesca. Che si sono scatenati nel principale modo che la tecnologia odierna gli consente per comunicare: internet e i cosiddetti "social". Così tra web, facebook, twitter e quant'altro è stata una ridda di messaggi a favore o contro quanto successo a Monza. Ma sia ben chiaro, non ci riferiamo a semplici apprezzamenti o... disprezzamenti della vittoria delle argentee, che dopotutto possono rientrare nel novero delle lecite opinioni personali, ma molto di più. Si arriva alle congetture, per dire il meno. Quelle relative al modo in cui Hamilton ha approfittato degli errori in frenata di Rosberg. Perché proprio su questi "dritti" alla prima variante, causa diretta della perdita di posizione del tedesco a favore dell'inglese, si sono scatenate le fantasie speculative dei "tifosi". Da chi ha dato per finito Rosberg, quasi che non fosse più capace di frenare anziché avere problemi all'impianto. Da chi ha parlato (come al solito) di ordini di scuderia. Da chi ha pensato ad una generosa restituzione di "favori" dopo quanto fatto in precedenza da Nico ai danni di Lewis. A chi infine parla senza mezzi termini di "teatrino" quasi vomitevole. Peccato che, al di là di qualsivoglia teoria fantasportiva, si sia trattato di una pura e semplice disfunzione tecnica. Oppure a certi tifosi di Hamilton dà fastidio che non si possa dire che a Rosberg non capita mai nulla, nonostante questa sia ormai la terza gara con guai tecnici? Non vogliamo andare ad analizzare ogni singola situazione che secondo tanti sui "social" farebbe pensare a "manovre" dietro le quinte da parte Mercedes, vuoi a favore di Rosberg o di Hamilton (e talvolta parrebbe perfino a scapito di entrambi). Non lo facciamo non per pigrizia, ma perché perfettamente inutile. Ci basterebbe far capire a certi "speculatori da internet" ciò che agli addetti ai lavori è evidente fin dall'inizio: se davvero la Mercedes avesse voluto rallentare uno dei due piloti, avrebbe avuto centinaia di modi per farlo senza che nessuno se ne potesse mai accorgere. Altro che incendiare la macchina di Lewis per penalizzarlo in qualifica (nemmeno in gara) a costo di una figuraccia in mondovisione! Qualsiasi vero esperto sa infatti che sarebbe sufficiente una piccola manipolazione del turbo o dell'elettronica, per rallentare il "malcapitato" quel tanto che basta da far vincere il "beneficiato" e allo stesso tempo assicurarsi la doppietta che fa tanto immagine. Sempre con la possibilità di variare i parametri secondo necessità contingenti direttamente al primo pit-stop o addirittura telemetricamente. Altro che far esplodere apposta un freno come sentito da certuni… Insomma, tranquillizziamoci: quella che sta avvenendo fra Hamilton e Rosberg è la pura realtà apparente, anche se magari qualche colpo sottobanco o lavoro nell'ombra con i tecnici per assicurarsi qualche piccolo vantaggio in più, ci sarà sicuramente. Ma smettiamola con le "sparate", per cortesia, specie se non hanno base tecnica. Maurizio Voltini

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