F.1, Ecclestone pretende tanti soldi in più da Monza

F.1, Ecclestone pretende tanti soldi in più da Monza
Ivan Capelli, nuovo presidente dell’Ac Milano, tratta il salvataggio

08.09.2014 ( Aggiornata il 08.09.2014 18:45 )

Il 18 settembre si terrà la prima udienza del processo per presunti illeciti commessi nella gestione di alcune strutture dell’Autodromo di Monza. Processo che potrebbe arrivare a incorporare altre accuse e possibili imputati (anche nel mondo della F.1). Il magistrato, Walter Mapelli, è stato visto - in bicicletta - nei dintorni dell’Autodromo durante in Gp. Con strategia tutta italiana, questa inchiesta quasi coincide con il tentativo di Ivan Capelli, nuovo presidente dell’Ac Milano, e di Andrea Dell’Orto della Sias che gestisce l’impianto monzese, di prolungare il contratto oltre il 2016. Capelli e Dell’Orto hanno incontrato Bernie Ecclestone sabato mattina. Un incontro definito “cordiale”, che verte soprattutto intorno ai soldi. Il Gp Italia paga 10,8 milioni di dollari per l’iscrizione in campionato. Bernie vorrebbe che fosse portato ai livelli delle altre gare europee (“dimenticando”, magari, che Monaco non paga proprio). Il che può significare un incremento dal 60 al 100 per cento della quota. In questa trattativa, si innesta la questione del 20 milioni di Euro promessi per il rinnovamento delle strutture. Ecclestone fa a tutti l’esempio dell’Austria, che grazie a Mateschitz della Red Bull ha stanziato 200 milioni. Ma il successo di Zeltweg, lo scorso giugno, è dovuto anche ai biglietti a prezzi popolari. In questo, Monza non si è certo adeguata. Sul numero di Autosprint in edicola da martedì 9 settembre potrete trovare tante altri notizie sulla Formula 1.  

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