Toto Wolff: La macchina è un missile

Toto Wolff: La macchina è un missile
Il numero 1 della Mercedes F1 esalta la performance ma chiede maggiore attenzione sul fronte dell’affidabilità

22.09.2014 ( Aggiornata il 22.09.2014 17:13 )

Come giudichi la prestazione di Lewis a Singapore? «Fantastica. Ha disputato una corsa incredibile. Il modo in cui ha regolarmente abbassato i tempi di due o tre secondi al giro rispetto agli avversari è stata una grande performance. Queste sono le gare in cui emerge il suo valore, dove si vede la differenza tra i buoni piloti ed i migliori». La strategia vi ha costretto ad un confronto molto ravvicinato con i rivali. C’è stata tensione al muretto box? «C’era un po’ di nervosismo. Ma quando è entrata in pista la Safety-Car non abbiamo cambiato la strategia che avevamo pianificato. Sul fronte del degrado degli pneumatici avevamo visto buoni riscontri nelle prove di venerdì, non c'era alcuna preoccupazione particolare su questo fronte. Invece era ben diversa l’apprensione sull’affidabilità della monoposto. Al pit-stop finale di Lewis tutti hanno fatto un lavoro impeccabile in un momento di altissima tensione. Sapevamo che completare 30 giri di corsa con le stesse gomme avrebbe comportato un forte degrado, ed è quello che è accaduto ai nostri avversari. Quindi la strategia che abbiamo scelto credo sia stata quella corretta, ma quando hai una solo monoposto in pista c’è sempre un po’ di apprensione in più». Ti abbiamo visto consolare Nico nel garage dopo il suo ritiro… «Gli ho ovviamente detto che ero molto dispiaciuto per l’accaduto, e per aver deluso le sue aspettative. Come pilota è un duro colpo l’aver perso così tanti punti in un weekend. Questo non ha ridato a Nico quello che ha lasciato per strada, ma come squadra credo sia doveroso scusarsi quando si è fatto del casino. E’ un approccio che è giusto avere da entrambe le parti, è la filosofia del team. Nico è stato molto professionale, molto calmo, e questo è qualcosa di cui sono fiero. Nella foga del momento ha mantenuto il sangue freddo e ha cercato di ripristinare il sistema come meglio poteva. Quando è sceso dalla monoposto era molto deluso, ma uno dei suoi punti di forza è proprio la capacità di andare oltre superando le giornate deludenti». Avete già investigato sui problemi accusati dalla monoposto di Nico? «E’ stato un problema hardware, che sembra essere all'interno del piantone dello sterzo. Sapremo a breve i dettagli di quanto accaduto. E’ una componente che era ben all’interno del suo ciclo di durata lavorativa, quindi abbiamo bisogno di capire cosa è successo. Si è bloccato l’intero sistema, e le uniche cose funzionanti erano i cambi di marcia. Abbiamo cercato di partire, ma abbiamo visto dai tempi sul giro che senza il supporto della parte ibrida c’era poco da fare. Era una condizione che poteva essere anche pericolosa, ed abbiamo così deciso per il ritiro». Cosa si può fare per evitare ulteriori problemi di affidabilità? «Se aiutasse, mi romperei ancora il braccio per trovare una soluzione! Abbiamo una monoposto che in termini di performance è un missile, ma sul fronte dell’affidabilità è innegabile che ci sono ancora dei problemi. Abbiamo un numeroso gruppo di persone nel nostro team che si dedicano alla qualità, e siamo molto orgogliosi delle strutture create. Per questo è ancora più sorprendente che continuiamo ad avere questi problemi. Sono passaggi che probabilmente richiedono tempo per dare il meglio, ma non ci fermeremo fino a quando non avremo più ritiri. Quest’anno ne abbiamo registrati quattro, e non sarebbe una bella cosa se uno di questi diventasse un momento chiave del mondiale». Il weekend di Singapore è stato anche quello dei “team-radio”. I nuovi provvedimenti hanno influenzato il lavoro del team? «In diversi momenti ci siamo confrontati al muretto-box per capire se quello che volevamo comunicare via-radio era all'interno di ciò che è permesso, ma non è stato poi un gran limite. Se le nuove regole fossero state applicate nella loro prima versione, allora si che sarebbe stato un incubo! Riuscite a immaginare l’impossibilità di poter parlare con il pilota in una situazione di gara come quella di ieri? E 'anche una questione di sicurezza. Penso che Charlie Whiting e la FIA abbiano capito che c’è bisogno di valutare tutto al meglio, e alla fine sarà un qualcosa di migliorativo per tutti». Lewis e Nico sono ora distaccati di soli 3 punti nel Campionato Piloti…. «Se vuoi essere un campione del mondo devi saper sopravvivere alla pressione, ed ora la pressione è su entrambi i nostri piloti. Per gli appassionati è la cosa migliore che potesse accadere, mentre noi come team on abbiamo bisogno di fare alcun cambiamento, tutto è ben chiaro. Sono ormai quasi a pari punti ed entrambi hanno la stessa probabilità di vincere il campionato del mondo, quindi il nostro compito è quello di mantenere le cose equilibrate e neutrali. L'unica conseguenza…è che a fine stagione avremo qualche capello bianco in più!». Roberto Chinchero

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