Alonso, una partita a scacchi

Alonso, una partita a scacchi
Un estratto da Autosprint in edicola per fare il punto sul futuro dell'ormai ex ferrarista. Gli resta solo la McLaren ma non vuole impegnarsi a lungo

15.10.2014 ( Aggiornata il 15.10.2014 18:02 )

Che scelta farà Fernando Alonso per il suo futuro ora che Vettel ha preso il suo posto in Ferrari? Le congetture sono tante, me i posti liberi uno soltanto. Facciamo il punto della situazione con questo articolo tratto da Autosprint n.41 in edicola da martedi 14 ottobre. Chi lo conosce bene sostiene che Fernando, consumato il divorzio dalla Ferrari, non sia molto tranquillo. Il suo futuro dovrebbe avere una sola direzione, targata McLaren-Honda, ma invece Fernando vorrebbe plasmare in maniera diversa. Vediamo i fatti. Alonso ha di fatto accolto l’offerta dei giapponesi. Che però avrebbero voluto un contratto triennale. Fernando, invece, ha altre mire: punta direttamente alla Mercedes. Ipotesi ormai remota ma c’era anche andato vicino quando i “mal di pancia” di Lewis Hamilton si erano fatti più forti, durante l’estate, per la rivalità con Rosberg e il sospetto che il team remasse contro per favorire un pilota tedesco. Allora, però, era stata la Ferrari a bloccare tutta l’operazione: Alonso era - ancora - intoccabile. Poi sappiamo come è andata: la situazione è degenerata fino ad anticipare di un anno l’arrivo di Sebastian Vettel. Che, fra parentesi, ha tre anni di contratto a circa 30 milioni l’anno: cambiando pilota, non è che a Maranello abbiano risparmiato. Alonso invece sta cercando di condurre una strana, quasi impossibile partita a scacchi su più tavoli. Il suo intento sarebbe quello di rimanere in Formula Uno il prossimo anno con la McLaren, negoziando però una clausola di uscita che gli permetta di lasciare il team di Woking già alla fine della prossima stagione. Non è un compito facile, perché i giapponesi della Honda sanno benissimo che il prossimo sarà un anno difficile, di apprendimento. Va bene che Alonso ci ha abituato ai miracoli, a tirar fuori il 110 per cento e oltre dal potenziale di una monoposto, ma a tutto c’è un limite (e lo dimostra anche l’attuale Ferrari). A complicare le cose, ci sono anche le strane voci attorno alla McLaren, quelle di possibili dissapori tra Ron Dennis e il suo socio Mansour Ojjeh. Voci che la squadra ha smentito con decisione, visto tra l’altro che Ojjeh ha avuto gravissimi problemi di salute nel recente passato. La vera questione sembra essere un’altra: se, come dice Dennis, Fernando non ha ancora una firma nero su bianco con la McLaren (ma con la Honda sì), come farà adesso a farsi strapagare? Il problema infatti è che il valore di mercato di Alonso è sceso drammaticamente da quando, rompendo i legami con la Ferrari, si è di fatto trovato senza un volante. Quindi adesso anche il suo cartellino potrebbe essere molto più economico. Un membro del suo staff, parlando pochi giorni fa con un esponente della Ferrari, avrebbe confessato a bassa voce «forse abbiamo sbagliato qualcosa nella trattativa...». L'articolo completo su Autosprint n.41 in edicola. Alberto Antonini

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