Fernandes: "Non c’è chance per i piccoli team"

Fernandes: "Non c’è chance per i piccoli team"
L’imprenditore indonesiano ha ribadito che con il modello finanziario impostato in F1 è impossibile per un team minore riuscire a sopravvivere

29.10.2014 ( Aggiornata il 29.10.2014 14:30 )

L’ex proprietario della Caterham, che senza volerlo si è ritrovato nuovamente al timone del team che aveva ceduto lo scorso mese di giugno, ha rotto il silenzio. L’imprenditore indonesiano, proprietario della compagnia aerea Air Asia e della squadra di calcio QPR, ha ribadito che con il modello finanziario impostato in Formula Uno è impossibile per un team minore riuscire a sopravvivere. «Si può puntare il dito in qualsiasi direzione alla ricerca di un colpevole – ha confermato Fernandesma credo che alla fine le grandi squadre abbiano più colpe di tutti. Il divario in termini di risorse finanziarie è diventato troppo grande, e così ho pensato: “Beh, non posso competere in F1, ma posso farlo nelle mie altre attività, dal QPR all’Air Asia”. Piuttosto che continuare in un attività nella quale eravamo già sconfitti in partenza, oltre che richiedermi più tempo di quanto ne potessi dedicare, ho preso in mano la situazione e ho realizzato che era il tempo di lasciare». Il futuro di Caterham a detta di Fernandes è legato esclusivamente all’arrivo di un acquirente. «Ci sono alcune persone che sembrano voler andare avanti su questa strada – ha confermato – e Caterham ha tutto lì per farlo. Ci possono anche essere top-team all'interno della Formula Uno che vogliono una seconda squadra, un’operazione identica a quella Red Bull/Toro Rosso. Proverò tutto il possibile per garantire un futuro a questa struttura, ma non voglio più essere coinvolto in prima persona nella sua gestione». Roberto Chinchero

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