Vandoorne: “Magnussen terza guida McLaren? Non disturba i miei sogni di F1”

Vandoorne: “Magnussen terza guida McLaren? Non disturba i miei sogni di F1”
Così il pilota belga della GP2 parla delle sue possibilità di arrivare alla massima Formula

20.01.2015 ( Aggiornata il 20.01.2015 12:31 )

Stoffel Vandoorne, terzo pilota della McLaren lo scorso anno, non sembra essere preoccupato in merito al proprio futuro nel mondo delle monoposto a ruote scoperte per via della retrocessione di Kevin Magnussen al ruolo di collaudatore. La presenza nel team di collaudo McLaren del pilota danese - che ha lasciato il suo sedile a Fernando Alonso accanto a quello di Jenson Button - non intimorisce infatti il ventiduenne olandese nell’ottica di un domani come pilota attivo in Formula 1. Forte infatti di una vittoria (e di un secondo posto nella serie 2014) in GP2, Vandoorne punta quest’anno a vincere il titolo nella suddetta categoria, mentre contemporaneamente dedicherà gran parte delle sue attenzioni anche nello sviluppo della monoposto di Woking da quest’anno motorizzata Honda. Il pilota belga non nasconde quindi di sognare un sedile come pilota in F1 e non pensa che il ruolo di terza guida quest’anno affidato a Magnussen possa rappresentare un grosso ostacolo per un suo domani in un ruolo da “attore protagonista” in McLaren, qualora dovesse riuscire a conquistare il titolo in GP2. Vandoorne dimostra infatti la propria determinazione con le sue dichiarazioni: «Non ha senso tergiversare. Voglio vincere il titolo in GP2 e focalizzerò la mia attenzione su questo obiettivo. Tutto il resto è nelle mani sia mie che della McLaren. Spero che qualora dovessi vincere il titolo la mia carriera possa fare un salto in avanti il prossimo anno». «Per me (la retrocessione di Magnussen, ndr) non cambia quasi nulla. Passerò molto tempo nel simulatore, quindi sono ancora coinvolto in maniera molto attiva – prosegue il pilota belga – e poi, chi lo sa? Magari il “passo indietro” compiuto da Magnussen può comunque rappresentare un’occasione per me, in quanto tutti sanno che quando si retrocede poi è difficile tornare al vertice. Se vincessi il Campionato in GP2 allora la mia situazione potrebbe cambiare. Io sono fiducioso, ma la Formula 1 è un mondo complesso ed anche la vittoria del titolo non dà garanzie». Il ventiduenne belga spera infatti che il ritorno di Honda in F1 possa permettergli – magari anche in un futuro Team satellite, visti i contratti pluriennali siglati dalla Squadra di Woking con Alonso e Button – un domani nella massima categoria dell’automobilismo: «Forse Honda potrebbe finire per fornire i motori ad altre squadre – conclude - quindi per me potrebbe essere un bene se Alonso e Button restassero in McLaren oltre il 2015». A.C.

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