Manor F1, arriva l’iscrizione al mondiale 2015

Manor F1, arriva l’iscrizione al mondiale 2015
Il team fa parte della lista di team iscritti, ma restano due clausole da soddisfare

27.02.2015 ( Aggiornata il 27.02.2015 16:18 )

Un altro passo verso la presenza a Melbourne è stato compiuto. La Manor Marussia F1 è ufficialmente nella lista dei team iscritti al mondiale di Formula 1 2015, non senza precise clausole. Il team di Stephen Fitzpatrick, patron della multinazionale Ovo Energy e uomo della provvidenza (sebbene la figura non si sia ancora svelata ufficialmente), dovrà anzitutto superare i crash test (attesi il prossimo martedì) con una monoposto conforme alle richieste del regolamento tecnico 2015. Uno dei piloti iscritti dal team è Will Stevens, come già reso noto nei giorni scorsi, ma anche su questo versante c’è uno scoglio da superare, poiché Stevens dovrà guadagnarsi la superlicenza. La corsa contro il tempo per avere il via libera dai crash test e impacchettare tutto il necessario per essere spedito in Australia con l’ultimo cargo utile prosegue. Chi è Stephen Fitzpatrick? Imprenditore trentasettenne con la passione per il motorsport, era pronto a investire le sue ricchezze personali in un team di Formula E, questo prima che emergessero i problemi della Marussia lo scorso ottobre. Da allora ha lavorato per presentare un piano di acquisizione della Marussia ed essere presente al via del mondiale: si parla di cifre intorno ai 40 milioni di sterline per rilevare la scuderia. Ottenuta poi la disponibilità della Ferrari a fornire la power unit 2014 – a cifre intorno al milione di euro a gara per i primi 10 gran premi, secondo voci non confermate – per la Manor F1 è arrivato anche il supporto della McLaren, sotto forma di accesso alle strutture e alla galleria del vento. Tra le voci che recentemente circolano nell’ambiente, inoltre, emerge quella secondo la quale potrebbe essere Kevin Magnussen il secondo pilota Manor. Indicazioni da prendere col beneficio d’inventario, tanto più considerando i dubbi che aleggiano intorno alla partecipazione di Alonso alla gara inaugurale in Australia e la necessità per la Manor di trovare un pilota pagante che possa aiutare il team nella sopravvivenza. In tutta la vicenda, forse le parole più sagge sono quelle dei giorni scorsi di Felipe Massa, che si è chiesto quale sia l’utilità di avere una monoposto 10 secondi più lenta delle migliori, pur bilanciando le sue parole con l’augurio che possano risolvere i problemi economici e partecipare al mondiale in Manor F1. f.p.

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