Sauber si appella alla sicurezza per fermare Van der Garde

Sauber si appella alla sicurezza per fermare Van der Garde
Nell’audizione davanti al giudice, sollevate questioni assicurative per impedire al pilota di correre

09.03.2015 ( Aggiornata il 09.03.2015 13:16 )

Gioca la carta della sicurezza, la Sauber nella partita contro Giedo Van der Garde e le pretese di essere al volante della C34 nel Gran premio d’Australia F1. La vicenda ruota tutta intorno a un arbitrato svizzero che ha dato ragione al ricorso del pilota contro la decisione del team di rinnovare la formazione piloti, escludendolo dalle aspirazioni di un sedile da titolare. Davanti alla corte dello Stato di Vittoria, il legale della Sauber, Rodney Garrett, secondo quanto riporta Radio Australia, avrebbe fatto appello a questioni assicurative per opporsi alle richieste di Van der Garde. «La Sauber non può consentirgli di correre, sarebbe da incoscienti e pericoloso per gli altri. Comporterebbe rischi inaccettabili di un danno fisico o persino la morte», commenta l’avvocato. Una linea difensiva che, quindi, punta essenzialmente su un fattore non collegato ai dettagli contrattuali tra pilota e scuderia, chiamando in causa anche altri aspetti, nello specifico di tipo assicurativo, vista l’assenza di una copertura per il pilota. Inoltre, sempre continuando nel filone della sicurezza, dinanzi alla corte sarebbe stata fatta valere la costruzione su misura della Sauber C34, pensata per Nasr ed Ericsson. La posizione di questi ultimi è anche davanti al giudice, poiché nel caso venisse data ragione a Van der Garde, si aprirebbe un altro fronte con uno dei due piloti, la cui rottura degli accordi sottoscritti lo scorso anno avrebbe inevitabili ripercussioni sul versante finanziario. Con questi elementi sul campo, si aspetta una decisione del giudice mercoledì prossimo. f.p.

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