Lotus, Chester mette nel mirino la Williams

Lotus, Chester mette nel mirino la Williams
Clima di fiducia intorno alla Lotus E23 nonostante il ritiro di Maldonado e Grosjean a Melbourne

20.03.2015 ( Aggiornata il 20.03.2015 16:57 )

Può tornare a giocare tra i grandi la Lotus? Quanto avrà recuperato dello smalto passato, quello espresso nel 2012 e 2013, resta da valutare e il Gran premio di Malesia dovrebbe dirci qualcosa in più di quanto non abbia fatto Melbourne. Maldonado fuori alla seconda curva – una volta tanto senza responsabilità di sorta, se non quella attribuitagli da Jacques Villeneuve, di non aver lasciato correre la Lotus su una linea più esterna, che gli avrebbe evitato di essere toccato da Nasr – e Grosjean ritirato al primo giro per problemi al raffreddamento del turbo, in quell’impiantistica del propulsore che rientra tra le responsabilità dei team clienti. Il buon risultato della qualifica, con l’accesso in Q3 da parte di entrambi i piloti è stato cancellato così, senza nemmeno accorgersi della presenza della E23 domenica. Nonostante tutto, è innegabile come il progetto sia nato su basi più solide del 2014 e con l’iniezione di cavalli targata Mercedes che rende necessariamente elevato il target da raggiungere. Le due W06? Ovviamente no. Le Williams? Lentamente dovrebbero avvicinarsi. Almeno è quel che pensa il direttore tecnico Nick Chester: «Siamo ragionevolmente soddisfatti, sembra che possiamo far parte stabilmente della Q3, ma c’è qualcosa di più che vogliamo fare, come ridurre il gap dalla Williams e allontanarci dal gruppo che sta alle nostre spalle». Quel gruppo che, qualifiche di Melbourne a parte, comprende anche la Red Bull. «Le prestazioni della monoposto sono state piuttosto valide sin dall’inizio: i piloti erano soddisfatti, la macchina buona da guidare, e siamo stati in grado di far lavorare bene le gomme», analizza Chester, che si sbilancia su una top six con entrambi i piloti, se non fossero intervenuti i guai noti. «Entrambi si sono qualificati davanti a Nasr, che ha concluso quinto, e il nostro long run del venerdì sembrava buono, per cui non c’è motivo per il quale non avremmo potuto ottenerlo». Certo, recuperare la Williams sarà un’impresa non facile, nascendo da una base consolidata la FW37, al contrario della E23, che dalla sua antenata E22 ha fatto bene a girare alla larga. Anche i piloti sono fiduciosi, e il francese alla vigilia di Sepang dice: «Quello dell’Albert Park è stato un week end forte in termini di espressione del massimo potenziale dalla macchina, alla ricerca di un passo importante e un buon bilanciamento, ma è stato davvero corto in termini di giri completati. Si è trattato di un problema relativamente piccolo, sul quale tutti hanno lavorato al ritorno a Enstone. Sono certo che a Sepang avremo una gara migliore». Obiettivo: entrare a punti già in Malesia: «La macchina ha un gran potenziale e sappiamo che arriveremo a conquistare punti importanti molto presto, speriamo in Malesia. Da parte mia, ho parlato con il team appena rientrato ai box e siamo stati in grado rapidamente di capire cosa fosse successo: una gara frustrante non toglie nulla alla stagione davanti». f.p.

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