Hamilton euforico, Rosberg depresso

Hamilton euforico, Rosberg depresso
Ma così chiaroscuri in Mercedes dopo le qualifiche del GP Malesia F1. Per Lewis la 40° pole. Nico umiliato anche da Vettel (che aveva sfottuto...)

28.03.2015 ( Aggiornata il 28.03.2015 13:31 )

Ma così chiaroscuri in Mercedes dopo le qualifiche del GP Malesia F1. In tutti i sensi. Il nero Hamilton è euforico per la 40° pole position, il biondo Rosberg è depresso per la batosta rimediata non solo dal compagno di squadra, ma anche da quel Vettel che aveva preso in giro per la superiorità della Mercedes in Australia e che in Malesia l’ha umiliato sul bagnato. Dice Hamilton: “È vero, ho fatto un gran bel giro in quel primo passaggio con le intermedie. Lì per lì me ne rendevo conto: sentivo che mi veniva bene e ho spinto al massimo. È stato difficile perché era il primo giro che facevamo tutti quanti sul bagnato, nessuno ci aveva ancora girato e in quelle condizioni guidi sull’ignoto, e non si poteva rischiare troppo”. Hamilton non lo dice chiaramente, ma è rimasto sorpreso dalla facilità con cui è andato forte, stabilendo subito un tempo da pole di 1’49”834 quando tutti gli altri, in quel primo giro e nelle sue stesse condizioni, sono stati da 1,5 a 3 secondi più lenti di lui, compreso Rosberg che aveva fatto 1’51”066 e Vettel 1’53”178. “Poi il giro dopo ho perso tempo (ha dovuto superare Rosberg davanti a lui, ndr) , ma direi di aver fatto un ottimo lavoro”. Le sue qualifiche sono finite lì perché nessuno l’ha più eguagliato e lui non si è più migliorato 10 minuti dopo quando la pista si era parzialmente asciugata perché una volta che nel giro finale ha saputo che Vettel l’aveva solo avvicinato senza superarlo, ha chiaramente tirato su il piede e non ha nemmeno mostrato a che limite avrebbe potuto scendere con le intermedie. Hamilton si è messo nella condizione ideale per puntare alla seconda vittoria 2015: partire dalla prima fila, dalla posizione migliore. Unico piccolo problema: ha “sprecato” per così dire due treni di gomme morbide (quelle bianche) per qualificarsi in Q1 e Q2 contro il solo treno bianco usato dalla Ferrari. Rosberg invece ha suvito una batosta che potrebbe condizionarne il rendimento. Battuto da Hamilton e battuto dalla Ferrari di Vettel. Cerca di uscirne dalla crisi a modo suo, sorridendo, ma la sconfitta gli brucia dentro. “Non ho guidato bene io, e la cosa mi brucia perché il terzo posto non va affatto bene per la corsa. Ho sbagliato, sono stato troppo prudente sul bagnato: ero cauto e poi mi sono invece reso conto che la pista c’era tantissima aderenza anche col bagnato”. Rosberg ritrova un po’ di carica solo in chiave-gara pensando alle strategie dove lui è fortissimo: “L’unico vantaggio della brutta qualifica è che partendo terzo scatterò dalla parte pulita della pista e questo mi aiuterà a passare Vettel. Poi domani ci saranno tante soste, è anche prevista la pioggia, e possiamo variare di più le strategie: sarà complicato ma ci offrirà molte  opportunità per andare incontro a una gara positiva”.

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