GP Bahrain 2015, si spera nel degrado delle gomme

GP Bahrain 2015, si spera nel degrado delle gomme
Ancora Pirelli medie e morbide a Sakhir, alla prova dell’asfalto più abrasivo del mondiale. Favoriranno lo spettacolo?

15.04.2015 ( Aggiornata il 15.04.2015 17:21 )

Deve fare i conti con un’edizione altamente spettacolare, il Gran Premio del Bahrain 2015, quella dello scorso anno, di diritto una delle gare più divertenti della stagione. Riuscirà a confermare lo stesso spettacolo? Dopo tre appuntamenti del mondiale non esattamente esaltanti sotto il profilo dell’azione in pista, si spera nell’aggressività dell’asfalto di Sakhir sulle gomme per creare differenze di prestazioni tali da consentire a chi usa meglio gli pneumatici di entrare in lotta diretta con chi, altrimenti, ha maggior velocità assoluta. Ancora Pirelli medie e morbide, con un divario tra le mescole atteso tra 1”5 e 1”7, da verificare in funzione delle condizioni climatiche, perché se le libere si giocheranno con temperature molto elevate e asfalto altrettanto sporco, in gara si assisterà a un calo termico, previsto in circa 4° C, dai 29° C del via ai 25° C. Valori che sulla pista non si tramuteranno certo nei 60° C e più di Sepang, ma presumibilmente andranno a posizionarsi su quelli visti in Cina (45° C) o poco oltre. Semmai, radicalmente diverso sarà lo stress riversato sulle gomme. Sakhir si colloca al vertice della scala Pirelli quanto ad abrasività dell’asfalto, che unitamente alle violente staccate e numerose ripartenze nelle quali richiamare la trazione da marce basse, metterà alla frusta le coperture posteriori. Se e quanto andranno in crisi sarà da vedere, anche in funzione delle differenti mescole 2015, comportatesi così bene (forse anche troppo, guardando alla stabilità offerta) nei due gran premi nei quali sono state utilizzate. «Per il Bahrain abbiamo deciso di portare la stessa combinazione di mescole vista in Cina, anche se sul circuito di Sakhir le temperature giocheranno un ruolo più determinante.  Tuttavia, con la gara che si svolge di sera, le condizioni non saranno così aggressive come è stato in Malesia – o come è accaduto due anni fa su questo tracciato, quando la gara iniziò di giorno», sottolinea Paul Hembery. Uno dei fattori che potrebbero contribuire a rendere più avvincente la gara sarà la possibilità di ritrovare della sabbia in pista, condizione tipica del venerdì, ma che guardando alle previsioni meteo non è esclusa alla domenica, con forti venti previsti intorno al circuito. Sabbia in traiettoria significa minor aderenza, maggior pattinamento in trazione e conseguente innalzamento delle temperature che, se fuori dalla finestra di utilizzo, portano a un accelerato degrado termico. Ragionando già in termini di strategia, le due soste furono la scelta preferita dai primi sei piloti al traguardo nel 2014, con l’unica variabile dell’alternanza delle mescole nei vari stint: morbide-morbide-medie per Hamilton contro le morbide-medie-morbide di Rosberg (che lo aiutarono, insieme alla safety car, a battagliare nel finale per la vittoria), mentre Vettel parti con le medie e completò poi due stint su morbide. «Lo scorso anno la gara ebbe un finale emozionante per l’ingresso della safety car a 10 giri dal termine, che innescò una grande battaglia tra i due piloti Mercedes. È difficile dire cosa aspettarsi quest’anno, al di fuori del fatto che le probabilità di pioggia sono molto scarse!». Fabiano Polimeni pirelli

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