Analisi prove F1: Ferrari anche... fredda

Analisi prove F1: Ferrari anche... fredda
La SF15-T continua a dimostrarsi una monoposto valida e non solo quando fa molto caldo. Anche se la qualifica resterà alle Mercedes

17.04.2015 ( Aggiornata il 17.04.2015 21:29 )

da Sakhir (Bahrain): Roberto Chinchero La seconda sessione di prove libere disputata oggi in Bahrain ha calamitato l’attenzione di tutti i presenti sul circuito di Al Sakhir. Il via al tramonto, ovvero nell’orario in cui si disputeranno le qualifiche di domani e la gara di domenica, ha reso i riscontri della sessione molto interessanti. Fermo restando che resta l’incognita legata ai carichi di benzina, da quello che si è visto in pista sembrano esserci le premesse per una gara dall’esito non proprio scontato. Perché, tempi alla mano, sui long-run disputati oggi ad Al Sakhir a dettare il ritmo è stato il tandem “rosso” Vettel-Raikkonen. Non era un verdetto previsto, perché dopo il tramonto la temperatura dell’asfalto è calata fino a 32 gradi, quindi nulla a che vedere con il contesto di Sepang che aveva esaltato la SF15-T. Ma l’avevamo detto: la Ferrari del 2015 non è solo un animale da “caldo”. Certo, quando le temperature salgono Raikkonen e Vettel vanno a nozze, ma ridurre la vettura 2015 a una monoposto che interpreta bene gli pneumatici quando fa caldo, è riduttivo. La conferma è arrivata anche nelle simulazioni di qualifica, che per la prima volta hanno visto le due Ferrari avvicinarsi ai tempi di Hamilton e Rosberg. Certamente le Mercedes non sono ancora contrastabili nella sessione che definirà la griglia di partenza, ma senza un errore nel terzo settore (costato a detta del team mezzo secondo) Vettel sarebbe comunque a tre o quattro decimi dall’ipotetico crono di Hamilton, anche lui non perfetto nel suo crono migliore. Quindi il passo avanti, c’è, anche se serve la verifica nella qualifica di domani. Vettel ha poi concluso in anticipo la sua sessione a causa di un problema all’impianto frenante che gli ha causato un contatto con Sergio Perez. Nessuna conseguenza per il tedesco (chiamato per un chiarimento dai commissari sportivi), e giornata complessivamente molto positiva nel box “rosso”. «Quanto sono uscito dai box ho avuto un problema – ha spiegato “Seb” - ho toccato i freni e improvvisamente ho sentito un colpo e non ho potuto frenare correttamente. Per questo motivo ho colpito Sergio Perez in curva. Naturalmente mi dispiace, ma in quel momento non ho potuto fare nulla per evitarlo. Il mio giro veloce non è stato perfetto, ma in generale ho un buon feeling con la macchina. Certamente questa sera è stato diverso dal pomeriggio, le temperature erano molto più basse. È difficile dire se ci siamo avvicinati alle Mercedes, oggi tutti sembravano essere più vicini, ma sono sicuro che non hanno mostrato tutto il loro potenziale». La terza forza in campo è stata la Williams, anche se il suo margine dal tandem Ferrari/Mercedes è sembrato importante. Il team inglese però, come da tradizione, svela le sue carte solo nella giornata di sabato.

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