Analisi venerdì: serve una controprova

Analisi venerdì: serve una controprova
Le difficili condizioni della pista non permettono di valutare correttamente le novità tecniche, per le quali si attende una situazione migliore

08.05.2015 ( Aggiornata il 08.05.2015 20:44 )

da Barcellona (Spagna): Alberto Sabbatini La giornata di prove libere a Barcellona, invece che chiarire le idee, le ha confuse. I tempi del venerdì sono stati sensibilmente più alti - anche di quattro secondi – di quelli segnati nei test invernali di fine febbraio. Pensate che all'epoca Rosberg aveva fatto 1'22”792 (anche se con le gomme soft) e stavolta con la mescola media (bianca) Hamilton è stato l'unico ad andare sotto 1'27” in 1'26”852. Ugualmente lenta la Ferrari: Vettel è rimasto a 4 decimi dalle Mercedes, facendo 1'27”260 (sempre con le bianche). Anche stavolta il confronto con i test è negativo: a febbraio aveva fatto 1'23”469, in quel caso con le supersoft. Tolti circa 1/1,5 secondi di mescola, il confronto è comunque negativo di circa tre secondi. Come mai? Tutti i piloti si sono lamentati del vento e di un asfalto oltremodo scivoloso, che man mano che passava la giornata è andato peggiorando. Questo ha impedito a moltissime squadre di collaudare con attenzione gli aggiornamenti che un po' tutti hanno portato a questa prima gara europea. La Ferrari è quella che ne ha risentito di più: la SF15-T in questa corsa aveva un pacchetto di novità molto consistente, con un nuovo scivolo, un nuovo fondo, differenti ali e fiancate sagomate in modo diverso. Si parla anche di un software con alcune modifiche alla gestione motore. Pure Mercedes aveva diverse piccole novità alla W06, come la Red Bull che ha montato il nuovo muso col naso “corto”. Ma alla resa dei conti nessuno ci ha capito molto. Né Vettel né Raikkonen dopo una cinquantina di giri e tre ore di prove possono dire con certezza se la macchina modificata vada meglio o peggio. Normalmente quando si introduce una modifica aerodinamica importante (e qui la Ferrari ne ha tre: pance, ali, fondo/scivolo) la macchina si sbilancia e naturalmente ci vuole un po' di tempo per trovare il set up giusto. Ma quando le condizioni della pista cambiano, l'asfalto scivola e si rivela senza grip, allora i piloti non riescono a sistemare gli assetti. È quello che è successo al Montmelò: Vettel e Raikkonen, soprattutto Kimi, si sono ritrovati una SF15-T scivolosa e ballerina che non seguiva perfettamente le traiettorie. Problema non di pezzi nuovi non efficaci, ma di asfalto senza aderenza, visto che tutti i piloti si sono lamentati dello stesso problema. La Ferrari ha chiesto ai suoi piloti di girare più a lungo possibile per raccogliere più impressioni, ma a un certo punto Raikkonen è sbottato via radio con fastidio dicendo al suo ingegnere: “Per me non serve a niente andare avanti così, se proprio volete insisto, ma è inutile!” Vettel è stato più “educato” spiegando che “quando si scivola così tanto, non si riesce a tirare fuori il potenziale della macchina. Per cui è inutile giudicare il nuovo pacchetto. Bisognerà provare ancora in condizioni migliori”. Si spera possa riuscirci sabato mattina nella terza sessione di libere rima di simulare la qualifica. Per cui solo domani le Ferrari cercheranno di vedere quale può essere il reale gap dalle Mercedes. E capire se i 4 decimi di oggi dalle Mercedes sono un distacco reale o può diminuire in prospettiva. Ma intanto il tedesco è fiducioso: per lui i componenti nuovi non hanno nulla di sbagliato. Negativa invece la situazione Red Bull e Toro Rosso, che al di là delle buone prestazioni di Kvyat (5° tempo in FP2 a 1 secondo dalle Mercedes) e di Verstappen (6° tempo a 1”1 dal migliore) teme moltissimo la fragilità congenita dei motori Renault. Oggi Ricciardo ha dovuto montare il quarto propulsore e Verstappen ha fatto lo stesso, Kvyat l'ha già usato all'ultimo Gp e Sainz è già alla terza power unit Renault. Il regolamento dice che i motori stagionali sono quattro a testa, lo Strategy Group ha definitivamente respinto l'idea della Ferrari di salire a cinque motori e così Ricciardo e Verstappen in teoria dovranno finire la stagione con... il motore montato qui a Barcellona! Ovviamente è impossibile e presto arriveranno le penalità per aver utilizzato un ulteriore propulsore.

La fotogallery del venerdì


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