Hamilton: "Impossibile superare Seb"

Hamilton: "Impossibile superare Seb"
Lewis riassume le molte difficoltà di questa gara che l'ha visto 2°, a cominciare dalla partenza

10.05.2015 ( Aggiornata il 10.05.2015 20:02 )

Per questa volta, e non succede davvero spesso ultimamente, Lewis Hamilton esce da una gara tutt'altro che ineccepibile. Per quanto non tutto sia dipeso da lui. Basti pensare al primo pitstop rallentato da problemi alla ruota posteriore sinistra. Però non si può sottacere che la scelta di intervenire sulla frizione prima del via, se fosse stata operata dal compagno di team, sarebbe quasi sicuramente stata commentata come "segnale di panico". Invece proprio la frizione non adeguatamente settata sarebbe la causa dell'eccessivo pattinamento al via, che non solo gli ha fatto perdere la posizione su Vettel, ma a momenti anche su Bottas. Poi è rimasto bloccato dietro a Vettel e solo dopo il secondo cambio gomme ha potuto "esprimersi liberamente", facendo segnare tempi davvero incredibili nonostante utilizzasse le Pirelli più dure. Anzi, proprio questo suo comportamento ha portato molti a sopravvalutare le gomme hard, quando invece alla fine le medie si sono dimostrate comunque più veloci. A quel punto ha potuto tenere senza problemi la seconda piazza, che non è certo ciò che desidera - ha provato a chiedere se c'era la possibilità di riprendere Rosberg anche quando il distacco era sui 20 secondi - ma che resta un risultato logico al termine del suo weekend, fra prove e gara. Gara che Hamilton racconta così: «Ho avuto un inizio difficile con un eccessivo slittamento delle ruote e ho dovuto lottare duramente solo per restare terzo. Da lì è stata sempre dura perché qui è difficile correre bene dietro un'altra macchina e anche più difficile riuscire a passare. Sono restato abbastanza vicino a Seb prima della prima sosta, ma purtroppo abbiamo perso un po' di tempo lì. Alla fine, siamo andati per una strategia a tre soste per provare qualcosa di diverso. Quella chiamata è stata fatta abbastanza presto perché era chiaro che non avrebbe funzionato se fossimo stati fuori per più tempo e, ripeto, superare in pista era quasi impossibile (l'ha detto anche via radio in gara, ndr). Per fortuna abbiamo avuto il passo per far funzionare questa tattica. A quel punto Nico era 22 secondi davanti con 15 giri alla fine, un grande divario. Ho spinto davvero forte per riuscire a limitarlo fino a circa 6 giri dalla fine, ma stavo guadagnando solo un secondo circa al giro, e non era sufficiente. Quindi, ho limitato i danni in un fine settimana difficile per me. Ma sono grato di aver potuto segnare alcuni buoni punti per la squadra». Maurizio Voltini

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