F1, Gutierrez: "In Canada non c'è margine di errore"

F1, Gutierrez: "In Canada non c'è margine di errore"
Il terzo pilota Ferrari spiega come affrontare il GP del Canada: "occhio ai muretti".

04.06.2015 ( Aggiornata il 04.06.2015 15:51 )

Alla vigilia del Gran Premio del Canada, Esteban Gutiérrez, terzo pilota della Scuderia Ferrari, racconta i tratti caratteristici del tracciato, 4.361 km da percorrere 70 volte, per un totale di 305 chilometri e 270 metri. “Il circuito di Montreal è un misto tra uno cittadino ed uno permanente: sappiamo tutti quanto i muretti siano vicini e questo porta a zero il margine di errore del pilota, ma è proprio questo che rende la competizione ancora più stimolante per chi guida”. “Su questo tracciato - prosegue Gutierrez - è molto importante valutare quanto carico aerodinamico si vuole avere in curva, perché ci sono diverse chicane che puoi affrontare in velocità, essere aggressivo sui cordoli più del solito, visto che i qui non sono piatti come nella gran parte dei tracciati, e possono essere sfruttati appieno. Questo, però, deve essere bilanciato con la velocità necessaria sui diversi rettilinei. La superficie della pista non è molto aggressiva ed è difficile per le gomme entrare in temperatura: le condizioni meteo –molto variabili in giugno – influenzano sia questo aspetto che l’assetto della vettura. Per questo motivo bisogna adottare strategie flessibili ed essere pronti a tutto. Le parti più tecniche sono sicuramente le curve 1 e 2: in uscita dalla curva 2 specialmente, di solito la superficie è abbastanza scivolosa, le vetture hanno molta potenza di motore e l’asfalto è un po’ sconnesso. Anche questo, però, è un aspetto che piace molto ai piloti, perché permette di valutare le capacità del singolo e non di fare affidamento soltanto sul potenziale della vettura”.

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