Paura a oltre 300 per Rosberg

Paura a oltre 300 per Rosberg
Gli è scoppiata una gomma in velocità nella zona di Blanchimont, ma con un po' di fortuna non ha toccato le barriere. La Pirelli sta investigando

21.08.2015 ( Aggiornata il 21.08.2015 17:32 )

Fortunatamente è stato più che altro tanto fumo, nel senso letterale del termine, quando lo scoppio della gomma posteriore destra ha mandato Nico Rosberg a strisciare a lungo prima di fermarsi senza nemmeno toccare le barriere. Ma gli è andata bene, perché al momento del cedimento stava viaggiando a 306 km/h - così ha dichiarato nelle interviste successive - e quindi poteva facilmente finire in modo ben diverso. Quando è avvenuto lo scoppio, Rosberg ha comunque avuto una reazione istintiva, sterzando immediatamente verso sinistra, che gli ha impedito di deviare subito contro le barriere di destra. Invece la successiva controscodata ha fatto finire la Mercedes a strisciare di traverso continuando a seguire la pista, per uscire solo molto più avanti nell'erba e poi nello spazio di fuga asfaltato di Blanchimont, senza ulteriori danni nè urti. Per quanto sembra che la gran "raspata" abbia lasciato ben poco del fondo, dato che pure la gomma sinistra ha poi ceduto.
«È stato un incidente schoccante: mi è esplosa la gomma posteriore destra mentre ero a 306 orari a Blanchimont. Per fortuna sono riuscito a controllare la macchina nel testacoda e non ho sbattuto contro le barriere. Certo c'è voluta anche un po' di fortuna». Rosberg la racconta così una volta finita la sessione, e sembra proprio si sia un po' spaventato, data la maniera improvvisa con cui si è manifestato il problema. Infatti alle domande se avesse un'idea del motivo del cedimento del pneumatico, se avesse avuto delle avvisaglie, prosegue: «Mentre guidavo non ho avvertito alcun segno premonitore, nulla che mi avvertisse che la gomma stesse cedendo. Ma quando abbiamo rivisto le immagini TV, si è visto che si stava già rovinando». Belgian Grand Prix PracticeEffettivamente le riprese televisive con la telecamera montata verso il retrotreno hanno mostrato, in una ripresa prima dell'incidente e con luce più a favore, che la parte interna del pneumatico si stava già sfilacciando, come se la carcassa fosse ormai esposta. Ovviamente la Pirelli sta investigando sulle reali cause dell'incidente e analizzando i detriti raccolti dopo lo scoppio, avvenuto al 12° giro di quello stint. In realtà è possibile - ancorché non confermato - che con quel set di gomme Rosberg avesse effettuato già altri 9 giri in precedenza. In ogni caso, la Mercedes non ha rimandato subito in pista Hamilton con l'altra W06, quando è cessato il regime di bandiera rossa causato dall'incidente di Rosberg; e quando l'ha fatto successivamente, è stato con le gomme medie, più dure. Vi terremo informati non appena arriveranno altre notizie al riguardo da parte del team Mercedes o della Pirelli, che sta comprensibilmente affrontando la questione in regime di emergenza. Maurizio Voltini CM8GoQpWcAANdwO.jpg-large CM8CA91WIAAJwx0.jpg-large CM70RG6WcAAvPBi.jpg-large CM723q1WoAAyEPS.jpg-large

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