Parla Hembery: F1 non vuole limiti alle gomme

Parla Hembery: F1 non vuole limiti alle gomme
Il capo della Pirelli sostiene che sono stati i team a non voler un chilometraggio massimo per gli pneumatici.

24.08.2015 ( Aggiornata il 24.08.2015 11:52 )

Non si placano le polemiche sull’incidente di Vettel; gran parte dei tifosi Ferrari appoggia le accuse di Vettel contro le gomme italiane. Ma Paul Hembery, in questa intervista tratta da Autosprint in edicola domani, replica dicendo che sono stati i team anni fa a non volere limitazioni alla durata delle gomme. "Tre anni fa avevamo inizialmente introdotto un numero massimo di giri che una determinata mescola poteva percorrere in gara per ogni treno di gomme (come fa la Michelin nel Wec, n.d.r) ma era stata una cosa che le squadre non avevano apprezzato. Perché dicevano che così facendo si limitava la loro creatività nel pianificare le strategie, si finiva per penalizzare il lavoro di alcune squadre che magari avevano lavorato tantissimo sulla meccanica per ridurre il degrado delle gomme. Che quella regola avrebbe finito per penalizzare i team più bravi. Dopo i fatti di Silverstone di due anni fa, non abbiamo più visto grandi differenze di strategia tra le varie squadre di top livello. Più o meno le scelte erano abbastanza simili". La Pirelli ha diffuso un comunicato domenica sera dopo il Gp per precisare anche la durata che aveva suggerito: il 50% della distanza per le gomme “prime”, cioé la mescola più dura portata al circuito (che può essere di volta in volta la hard o la media) e il 30% della distanza per la mescola “option” (cioé quella più soft del week end). Nel caso di Spa secondo questa vecchia proposta Pirelli la media (quella esplosa a Vettel e Rosberg) avrebbe dovuto durare al massimo 22 dei 44 giri di gara (la distanza è stata ridotta di 1 giro per il secondo via) mentre la soft 13 giri. In base al conteggio delle soste, Hamilton per esempio ha disputato 13 giri con le gomme Soft sia a inizio che a fine gara e 18 giri con le Medie. Rosberg ne ha fatti 12 con le Soft e 19 con le Medie. Grosjean 12 con le Soft e 22 con le Medie, Raikkonen 11 con le Soft e 20 con le Medie. Kvyat 18 con le Medie e 16 con le Soft (a fine gara), Perez 12 con le Soft e 23 con le Medie, Nasr 17 con le Soft, Ericsson 19 con le Medie e 15 con le Soft, Massa 22 con le Medie. Mentre Vettel come sappiamo era al 27° giro con le Medie e ne avrebbe dovuti fare altri due per finire la gara. Hembery sostiene anche che i tecnici Pirelli non si sono consultati con quelli Ferrari in corsa a riguardo della strategia scelta di andare su un solo pit stop. “Ogni team può fare quello che vuole, noi al massimo possiamo essere consultati, e non sempre accade. Se hanno portato avanti quella strategia, avvalorata dai loro calcoli, avranno avuto le loro ragioni. Che non erano tenuti a spiegarci”. Poi ha spiegato bene i concetti di “usura” e “degrado” che molti commentatori anche in questa vicenda hanno usato a sproposito confondendo i termini. "L’usura è un consumo fisico, quando il materiale a poco a poco va via dallo pneumatico. Il degrado invece accade quando le prestazioni della gomma si riducono, generalmente a causa delle alte temperature, quindi perdi prestazione cronometrica e i tempi sul giro aumentano". Nel caso di Vettel sarebbe stato un problema di usura o degrado? “Sarebbe stato un problema di usura, ma ora non possiamo escludere nulla”.

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