F1, Marko: cavallo più, cavallo meno

F1, Marko: cavallo più, cavallo meno
Sulla fornitura Ferrari dichiara di non essere preoccupato di una leggera disparità di cavalli tra motore ufficiale e clienti

23.09.2015 ( Aggiornata il 23.09.2015 18:39 )

Lo scenario è chiaro: Red Bull con motorizzazione Ferrari nel 2016. Altre alternative non ce ne sono e le parole di Helmut Marko in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1, quando paventa come estrema opzione anche l’uscita dal mondiale a fine anno, sono buone per i commenti da bar. I dettagli dell’accordo, munifico per il team di Maranello, li sveliamo su Autosprint in edicola, insieme ai possibili scenari che potrebbero aprirsi a medio termine, rimessi fortemente in discussione dal terremoto che negli ultimi giorni si è abbattuto su Volkswagen. L’affondo iniziale, Marko lo riserva per l’ennesima volta alla Renault: «Non sono riusciti a fornirci un motore che ci permettesse di competere per le posizioni di testa, è semplice. La scorsa stagione e quella in corso sono state difficili e non intravedevamo la possibilità che arrivassero il prossimo anno sullo stesso piano di Ferrari o Mercedes». Come qualsiasi cliente, fa considerazioni legittime, spiegando come «paghiamo per un prodotto e a nessuno piace spendere soldi per uno inferiore, era il tempo di prendere una decisione». E’ stata presa e, dopo il no ricevuto da Mercedes, l’alternativa è diventata la Ferrari. Christian Horner, al sabato di Singapore, ha ribadito che non si cerca nient’altro che un motore competitivo, quello che a Maranello possono realizzare. Eppure Marko gioca ancora con la minaccia di un’uscita dalla Formula 1 come possibile opzione a fine anno, del tutto irrealistica: «L’accordo con la Ferrari non è ancora stato definito ma sì, abbiamo avuto un incontro con il signor Marchionne a Monza. C’è anche l’opzione di fermarsi con la Formula 1», rilancia quando gli chiedono cosa potrebbe accadere senza una fornitura del Cavallino rampante. «E’ uno degli scenari. Se non avremo un motore che ci permetterà di competere davanti, preferiremmo fermarci». L’interesse del team è quello di avere una specifica quanto più vicina all’ufficiale: «Non ci preoccuperemo se ci saranno pochi cavalli in meno. Alla fine è molto semplice verificare quel che abbiamo con i controlli attraverso il GPS e altri parametri. La verità è che non si tratta dell’hardware del motore, il problema è sulle benzine e il software». Tornando all’attualità sportiva, Marko guarda gli obiettivi anche per Red Bull e Toro Rosso, la prima con 59 punti di divario dal terzo posto della Williams, la seconda in lizza per il quinto posto nel Costruttori e spiega perché non crede possibile il recupero: «Nel momento in cui corriamo su circuiti di motore non abbiamo la minima possibilità e, dopo Singapore che ha portato un buon bottino di punti, c’è una serie di piste da motore: Suzuka, Sochi, Austin e il Brasile. La Toro Rosso, poi, ha avuto troppi problemi sfortunatamente, perciò dobbiamo guardare con realismo e per la Red Bull significa finire quarta, mentre per la Toro Rosso è tutto da vedere». Fabiano Polimeni

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