Hamilton mondiale, eguaglia Senna

Hamilton mondiale, eguaglia Senna
Lewis raggiunge l’obiettivo che si era sempre posto: tre titoli iridati come Ayrton. “Ora non c’è nessun altro che voglio eguagliare”

26.10.2015 ( Aggiornata il 26.10.2015 12:31 )

Non è stata probabilmente la gara nella quale si è espresso ai massimi livelli, quella che gli ha consentito di agguantare il terzo mondiale. Eppure, Lewis Hamilton, a Austin ha messo sul piatto il consueto repertorio di aggressività, cattiveria agonistica e voglia di vincere che lo contraddistinguono. Al via scatta meglio di Rosberg, ma non si accontenta della prima posizione in curva 1, con malizia accompagna Rosberg all’esterno e Nico non apprezzerà la manovra: il clima prima di salire sul podio è teso, poi in conferenza stampa lo sfogo per una manovra reputata dal tedesco eccessivamente dura. «Non è stata volontaria, entrambi abbiamo staccato molto dentro la curva, lui era all’esterno, era bagnato e non c’era aderenza, ha girato e ci siamo toccati», spiega Lewis. Quando ci si attendeva che prendesse il largo, però, non ha avuto lo slancio solito per creare spazio tra sé e le Red Bull. «Ho lottato per la posizione, provando a stare davanti, è stato un avanzare e arretrare per tutta la gara. Ero al comando, ma sapevo di non avere la macchina a posto, ero in difficoltà e scivolavo dappertutto», aggiunge nell’analisi della corsa, all’inizio, con gomme intermedie. Il resto - la vittoria, il titolo - sono arrivati per generoso omaggio di Rosberg, protagonista di un errore in una fase in cui sembrava poter agevolmente controllare. «E’ un momento travolgente, ricordo il primo campionato inglese, quando con mio padre tornavamo a casa cantando “We are the champions”, penso ai sacrifici della mia famiglia, di mio padre, mia madre e tutti. E penso anche ai tifosi, che mi hanno dato così tanta energia e spero di essere stato loro d’ispirazione per non mollare mai nei loro sogni e obiettivi», spiega a caldo dopo la gara. «Oggi poteva capitare di tutto, è stata una gara fantastica e gli ultimi 15-10 giri sono stati straordinari. Anche Nico ha guidato alla grande e pensavo: “Il campionato è lì, come posso farcela?”. Era così vicino e non c’è stato un singolo istante nel quale non abbia pensato di potercela fare. E’ incredibile eguagliare Ayrton». Un Hamilton che taglia il traguardo dei tre titoli e guarda avanti: «E’ sempre stato il mio obiettivo, Ayrton è colui il quale mi ha ispirato e adesso non c’è nessuno che voglio eguagliare, solo proseguire più a lungo possibile. Da pilota vuoi vincere sempre, ma l’obiettivo finale è il campionato: significa acquisire grandezza, tu e i tuo team, che è stato fantastico e gli sono grado per tutto. Sapevo che avrei vinto insieme a loro ed è per questo che mi sono qui». Fabiano Polimeni

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