F1, a Horner piace il motore low cost

F1, a Horner piace il motore low cost
L’unità alternativa alle power unit ibride in prospettiva è ritenuta valida dal team principal, a patto che…

03.11.2015 ( Aggiornata il 03.11.2015 10:01 )

Dire che «non ci sono molte alternative», come fatto da Chris Horner a Città del Messico relativamente alla prosecuzione del rapporto con Renault nel 2016, è un eufemismo. I francesi appaiono come l’unica soluzione ma potrebbe aprirsi uno scenario diverso da quanto immaginabile, ovvero, una fornitura senza il brand della casa della Losanga ad accompagnare la power unit, secondo quanto riporta Motorsport.com. A tal proposito, vanno registrate le parole di Horner in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1: «Proseguire con Renault? Non si può escludere nulla al momento, ma dovrà essere una relazione diversa». Parla anche dei contatti con Honda e i colloqui con Ron Dennis, a porre il veto per la fornitura 2016: «Honda sarebbe stata molto contenta ma, sfortunatamente, hanno degli obblighi contrattuali con McLaren e devono decidere tra loro cosa vogliono fare. Ho parlato con Ron Dennis e la sua visione è piuttosto chiara». Sebbene Horner sposti a fine mese la “scadenza” per conoscere quale sarà il futuro Red Bull, la realtà è che in assenza di concrete soluzioni alternative a Renault, il progetto in fabbrica può andare avanti nonostante la mancanza dell’ufficialità sulla partnership con il motorista 2016, avendo di fatto già i dati rilevati della power unit transalpina. «Spero si definirà tutto in un mese. Al momento siamo al limite con i tempi per essere presenti al primo test, ma la squadra a Milton Keynes ha dimostrato le proprie capacità nel lavorare su scadenze estremamente compresse e sono sicuro riusciremo a centrare qualsiasi obiettivo abbiamo bisogno di raggiungere, visto che arriveremo ad avere una decisione nelle settimane a venire». Scontato immaginare, poi, quale sia la posizione relativamente alle prospettive di un motore realizzato da un fornitore terzo, semplificato nella tecnologia e da offrire ai team indipendenti, in alternativa alle power uni ibride. «Il concetto di propulsore del quale parla la FIA è una soluzione onesta, che sarebbe facile produrre da parte di un fornitore terzo, come la Ilmor o Cosworth. L’interrogativo è sui regolamenti e se possa considerarsi un’alternativa per la Red Bull. Riteniamo lo sarà ma, ovviamente, dovrà essere un motore competitivo e dai costi ragionevoli», spiega. Basterebbe per essere competitivi il prospettato 2.2 litri biturbo con kers? «Un motore semplificato è più leggero, semplice da installare e sarebbe biturbo, quindi una tecnologia più facile da gestire rispetto agli attuali motori e i costi costituirebbero un fattore importante. Ora sta alla FIA decidere come bilanciare le prestazioni». Fabiano Polimeni

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