Sainz: Primo anno sfortunato in Formula 1

Sainz: Primo anno sfortunato in Formula 1
Solo 18 punti per lo spagnolo, bersagliato da problemi tecnici e ritiri. Resta la fiducia e si dice sorpreso per la velocità sul bagnato

11.11.2015 ( Aggiornata il 11.11.2015 10:10 )

Due gare al termine del mondiale e 29 punti a separare Carlos Sainz da Max Verstappen. Messa così, sembrerebbe una stagione da buttare, un gap rilevante tra due rookie. In realtà serve una chiave di lettura diversa per analizzare il campionato del pilota spagnolo, costellato da problemi di affidabilità che ne hanno fortemente condizionato il bottino di punti. Ed è lui stesso il primo a esserne consapevole, tanto da non preoccuparsi più di tanto del quadro che emergerà dopo Abu Dhabi, quando si tireranno le somme. F1, Sainz: 2016 competitivo con Ferrari «La squadra è assolutamente consapevole di tutto, sanno meglio di chiunque altro cos’è accaduto quest’anno. Anche in Red Bull e hanno già calcolato i punti che avrei potuto avere senza tutte le rotture e sono molto contenti», spiega in un’intervista a F1i.com. Dai calcoli effettuati, Carlos svela che il bottino complessivo, senza i ritiri occorsi, sarebbe stato 3 o 4 volte superiore agli attuali 18 punti in carniere: «Non mi importa davvero se volesse dire arrivare davanti o dietro Max, so solo che sarebbe stato sicuramente molto meglio per me». Non esita a definire la stagione del debutto come una delle più sfortunate di tutta la carriera, «soprattutto sul fronte dell’affidabilità, credo che qualunque cosa potesse accadere è accaduta. Sochi è stato un momento difficile da affrontare con il problema occorso in gara ai freni, dopo il recupero e con la possibilità di arrivare quinti. A metà campionato c’è stata una fase in cui per cinque gare di seguito ero nei punti ma non ho concluso la gara, sono stati altri momenti duri, ma grazie alla velocità e buone gare, resto ancora con sentimenti positivi», aggiunge Sainz. Vicissitudini a parte, il primo anno in Formula 1 sarà da ricordare per una “dote” che ha scoperto di possedere, nonché “inattesa”: l’abilità sul bagnato. «E’ l’unica cosa che mi ha sorpreso positivamente: la velocità sul bagnato. Quelle due o tre gare corse siamo stati davvero molto veloci; ovviamente la macchina aiuta parecchio, mi sento a mio agio, però credo di aver offerto delle prestazioni migliori di quelle che io stesso mi aspettassi. Non sapevo quanto fossero forti i piloti di Formula 1 sul bagnato e mi sono sentito subito bene dall’Austria, la prima volta penso in cui abbiamo girato su pista bagnata. Al tempo stesso sono ugualmente sorpreso della difficoltà di mettere insieme un intero week end, dal venerdì alla domenica, senza che accada nulla». Fabiano Polimeni

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