Resistendo all'interno della prima curva dopo il via,
Rosberg mantiene il comando fino alla fine davanti a
Hamilton, vincendo con quasi 8 secondi di margine un GP del Brasile che non ha dato particolari emozioni in prima linea. Stabile terzo
Vettel nonostante si sia provata una strategia alternativa, come pure altrettanto stabile è stato
Raikkonen al 4° posto. Questi i quattro piloti che hanno concluso la gara
a pieni giri.
5° e primo dei doppiati abbiamo
Bottas, che ha guadagnato questa posizione già con un ottimo scatto al via, mentre
Hulkenberg conferma la sua sostanza (quando non è coinvolto in incidenti) concludendo 6° davanti ad un efficace
Kvyat. 8°
Massa, ma su di lui pende un'investigazione perché la verifica delle gomme prima del via non sarebbe stata positiva. Mentre
Grosjean è stato autore di un'ottima gara in rimonta concludendo 9° davanti ad un'altrettanto valido
Verstappen, autore (fra gli altri) di un sorpasso spettacolare ai danni di Perez, riuscendo alla fine a dare un punto alla Toro Rosso dopo che
Sainz non è praticamente riuscito a prendere il via.
Appuntamento quindi
fra due settimane con l'ultima gara F1 del 2015, sul circuito di Yas Marina ad
Abu Dhabi.
La cronaca "live" con Twitter
Introduzione
Parte alle ore 17 italiane (le 14 a San Paolo) il
GP F1 del Brasile, 18° e penultimo appuntamento del Mondiale F1 2015.
71 giri di gara che seguiremo fino all'ultimo con la nostra consueta
cronaca diretta in parallelo qui sul web e su Twitter, tramite il nostro account dedicato (
@autosprintLIVE).
Teatro del Gran Premio per la 33ª volta (43ª in totale per il Brasile) è l'autodromo di
Interlagos dedicato a Carlos Pace, nella corrente versione di tracciato lunga
4.309 metri (quella originale era di 7.960 metri) e con 15 curve totali. Un circuito che si percorre molto rapidamente (circa 1 minuto e 11 secondi) e che oltre all'altitudine di
800 metri sul livello del mare è caratterizzato dai due lunghi rettilinei, quello del traguardo (dove in realtà si accelera in pieno già dall'uscita della curva 12) e la "reta oposta" fra le curve 3 e 4. In entrambi sarà possibile attivare il
DRS.
Tali allunghi ovviamente favoriscono la potenza motrice e la
penetrazione aerodinamica, ma nella definizione del carico alare non si può sottovalutare la tenuta (anche meccanica) necessaria nella parte mista centrale. Dunque sono preferibili monoposto con un buon bilanciamento e una
alta efficienza generale sia dal punto di vista aerodinamico che di assetto meccanico, oltre che dotate di un buon sistema propulsivo. Non vi sono tuttavia particolari problemi di consumo né di apparati elettrici: il sistema H-ers beneficia dei lunghi tratti a pieno gas (per il 40% del giro) mentre il K-ers sfrutta le due forti frenate alla prima e quarta curva; l'unico rischio è quello di arrivare troppo scarichi di batterie all'accelerazione in uscita dalla curva 12, se non si gestisce bene il sistema.
In questa occasione la
Pirelli ha portato la scelta intermedia di mescole, vale a dire la
soft gialla e la
medium bianca. L'anno scorso si rivelò vincente una strategia su tre soste anche per via dell'elevata usura conseguente al gran caldo. Quest'anno le temperature dovrebbero essere sempre abbastanza alte, ma comunque sensibilmente inferiori, per cui dovrebbe risultare preferibile una
tattica su 2 pitstop. In questo caso si prevede di passare dalle soft del via al primo set di medie intorno al 17° giro e quindi su un altro set di medie verso il 44° giro.
Una
possibilità alternativa (ma non per i top 9) è quella di partire con le medie, sostituirle verso il 27° giro con le soft e quindi tornare alle medie sempre al 44° giro. Mentre la
tattica su tre soste vedrebbe il montaggio sempre di gomme soft intorno al 15° e 30° giro, per concludere con le medie dal 46° giro circa. Tuttavia la differenza fra le tre strategie sarebbe davvero minima, sulla carta, per cui elementi come la posizione di partenza, le condizioni atmosferiche e soprattutto la
situazione di traffico saranno decisivi nella definizione in tempo reale delle tattiche più appropriate.
Ricordiamo infine che in prima fila partono le Mercedes con
Rosberg in pole, e in seconda fila le
Ferrari. Possibili outsider sono Hulkenberg e Kvyat che partono in terza fila, ma da tenere d'occhio anche le Williams in quarta, specialmente
Bottas che si trova lì solo per via della
penalizzazione di tre posizioni dopo aver superato Nasr in regime di bandiere rosse in FP2. Lo stesso
Nasr è stato penalizzato di 3 piazze in griglia per aver ostacolato Massa in Q1, come pure altre penalità riguardano
Ricciardo (10 posti) e
Alonso (comunque ultimo perché senza tempo in qualifica) per la sostituzione del motore. Quella a seguire è la griglia effettiva di partenza per il GP F1 del Brasile.
Maurizio Voltini