Grosjean all'ultimo GP con Lotus

Grosjean all'ultimo GP con Lotus
In conferenza stampa il francese parla della stagione passata ma anche di come affronterà la prossima con Haas e dei problemi di questo weekend

26.11.2015 ( Aggiornata il 26.11.2015 13:54 )

Nonostante la presenza di "grossi calibri" come Raikkonen, Hamilton e Alonso, nella consueta conferenza stampa pre-GP ad Abu Dhabi uno dei più "bersagliati" dalle domande è stato Romain Grosjean. Questo infatti rappresenta il suo ultimo GP con la Lotus, team quasi totalmente legato alla sua carriera in F1 dal 2012 (a parte una precedente parentesi con Renault) dato che nel 2016 correrà per Haas. Guardando un attimo all'indietro, qual è stato il momento migliore di quest'anno? «Direi sicuramente il podio a Spa-Francorchamps - risponde Grosjean - ma in generale tutto l'anno è stato positivo, dal punto di vista della guida. L'anno scorso è andata molto peggio, invece ora siamo ancora il lotta per il 6° posto in campionato (nella classifica Costruttori, perché in quella Piloti sta invece contendendo il 10° a Hulkenberg ed è a pari punti con Verstappen, ndr) per cui sono soddisfatto». Viene quindi chiesto qualcosa di più preciso sul fatto che questo sia il suo ultimo GP in Lotus. «È il team della mia carriera in Formula Uno, non ho mai cambiato da allora, dal 2012, quando sono arrivato praticamente da esordiente e avevo parecchio da imparare. È triste lasciare una squadra che ormai era come una famiglia. L'anno prossimo proverò qualcosa di nuovo: sarà emozionante ma anche molto dura. Ma ora voglio vivere il weekend al massimo e portare a casa un buon risultato, con dei buoni punti. Forse sarà difficile, ma proveremo a fare nel modo migliore la gara di commiato». Sembra però che la Lotus sia in ritardo con la preparazione della E23 per questa gara… «Non mi preoccupo più di tanto, è qualcosa che abbiamo già vissuto in passato e che abbiamo superato. Abbiamo sempre faticato un po' a mettere la macchina in pista per tempo. Per quanto mi riguarda, basta che sia pronta per la seconda sessione di prove libere (beh, nella prima la sua monoposto l'hanno sempre data a Palmer… ndr). I ragazzi non meritano questa situazione, per loro è dura, ma sono certo che anche stavolta daranno il loro meglio, e li ringrazio». Come sarà entrare in un team completamente nuovo? «Forse sarà dura e non sempre facile, ma sarà anche molto emozionante entrare in un nuovo team e sposare quest'avventura - prosegue il pilota francese - ma credo che sarà più semplice rispetto alla mia prima volta, perché ora ho più esperienza e mi sento più pronto. Dovrò imparare a pronunciare bene Haas, non è facile in francese. Ma sono già stato sedotto dal loro approccio fin dalla prima volta che ho incontrato Gene. È molto bello capire il loro modo di affrontare le cose e di impiegare il tempo, la loro diversa filosofia. Credo che questo spirito americano con influsso europeo, con collegamenti anche con l'Italia, potrà costituire un mix molto positivo». Infine a tutti i piloti viene posta una domanda relativa all'arrivo di nuove piste in relazione a quelle "classiche". E Grosjean risponde così: «Credo sia stato bello quest'anno trovare un'accoglienza così calorosa in Messico. Personalmente mi piacerebbe tornare a correre in Francia, ritrovare Magny Cours in calendario, anche se il traffico di Parigi non è facile. Come ha detto Alonso, l'ideale sarebbe andare ovunque, ma naturalmente non è possibile. Vanno bene posti nuovi, ma senza dimenticare che tornare a correre sulle piste storiche è sempre qualcosa di speciale». Maurizio Voltini

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