Grandi proclami e forte ottimismo di
Sergio Marchionne sulla Ferrari a Milano, nel corso della
quotazione del Cavallino alla borsa italiana, a Piazza Affari. L'ingresso ufficiale del marchio Ferrari nel
listino Ftse Mib è avvenuto lunedi 4 gennaio dopo che il Cavallino era entrato in listino a Wall Street lo scorso 13 ottobre.
Per l'occasione
Piazza Affari si è vestita di rosso: grandi panelli col marchio del Cavallino sulla facciata del palazzo della Borsa Italiana, mentre davanti alla sede campeggiavano ben
15 vetture del cavallino, dalla F1 del 2015 di Vettel alla leggendaria 166 MM, la prima Ferrari della storia, nata nel 1948. In mezzo molti modelli stradali fra cui l'ultima F12 Tdf.
Presente con
Marchionne tutto lo stato maggiore del Cavallino: da
John Elkann, azionista/proprietario di FCA, a
Piero Ferrari, a
Amedeo Felisa, l'ad della Ferrari, fino a
Maurizio Arrivabene capo della squadra corse. Davanti al presidente del consiglio
Matteo Renzi, Marchionne ha approfittato della cerimonia per
lanciare proclami di vittoria in F1 nel 2016. "L'unico vero obiettivo è riportare il titolo mondiale a Maranello”, ha detto Marchionne. Che poi ha spiegato:
“Questo dovrebbe essere per noi l'anno del ritorno in vetta. La squadra oggi c'è: è forte e coesa. Con la giusta cattiveria agonistica si può vincere il primo Gp in Australia. Possiamo finalmente contare su due campioni. L'unico vero obiettivo è riportare il titolo a Maranello».
Poi Marchionne ha spiegato che la scelta della
quotazione anche alla Borsa italiana (dopo quella di New York) è stata fatta per
sottolineare una volta di più l'italianità del Cavallino. “L’italianità per noi è un valore fondamentale. Non faremo mai mancare investimenti per garantire ritorni significativi agli azionisti Ferrari, guardando con attenzione a quello che ci offrono gli altri mercati. Il mio impegno è continuare a far crescere questa azienda senza tradire i valori della storia della Ferrari ma senza rimanerne prigionieri".
Il titolo però non ha debuttato in modo positivo. La giornata è stata turbata dall'
andamento negativo della borsa cinese di Shanghai all'alba che ha fatto arretrare in apertura di borsa i listini in tutta Europa. Così il
titolo Ferrari, che ha aperto a quota
43 euro, è
sceso nelle prime ore fino a
41,75 euro per poi
risalire a fine giornata a oltre
43,6 euro, sopra al prezzo di collocamento.
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