Kvyat: iniziamo con piccoli passi

Kvyat: iniziamo con piccoli passi
Daniil racconta la vita con ritmi diversi al di fuori delle corse e spera in un progresso continuo nel 2016

29.01.2016 ( Aggiornata il 29.01.2016 15:19 )

E’ praticamente scomparso dai radar della Formula 1 dopo Abu Dhabi, Daniil Kvyat. Chiuso un campionato indubbiamente con il segno più, nonostante le difficoltà (e le critiche) iniziali, il russo ha staccato la spina e provato a rilassarsi, lontano dalle pressioni delle corse. «Devo ammettere che, di ritorno da Abu Dhabi, pensavo: “Che farò, ora?”. Mi ero quasi dimenticato quale fosse la vita al di fuori delle corse, mi sarà servita una settimana per rientrare in un altro ritmo e abituarmi a cose diverse». Gennaio ha significato la ripresa degli allenamenti, dopo il tempo trascorso a Roma con la famiglia e le vacanze sulle Alpi con gli amici; impegni per prepararsi fisicamente diventati via via più intensi, fino al ritorno al volante, con la giornata spesa al Paul Ricard e la macchina 2015, nei test Pirelli. Le prospettive per la Red Bull, a sentire le parole di Adrian Newey, non sono esaltanti in ottica 2016: tutto dipenderà dal livello di competitività della power unit Renault, con Helmut Marko a sollecitare il fornitore nelle scorse settimane affinché si concentri su una squadra che dà delle garanzie tecniche, piuttosto che sul team ufficiale. Richieste quantomeno singolari. Kvyat guarda al prossimo mondiale auspicando miglioramenti continui: «Puntiamo a progredire e fintanto che ci riusciremo saremo contenti, ma dobbiamo sempre coltivare ambizioni elevate. Non saremo contenti finché non torneremo sul gradino più alto del podio, per adesso, però, iniziamo da piccoli segnali di miglioramento: sarebbe soddisfacente per cominciare». Fabiano Polimeni

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