Wurz, nel 2017 abitacoli protetti

Wurz, nel 2017 abitacoli protetti
Il presidente della GPDA rivela alcuni dettagli dell’incontro Pirelli di martedì scorso. Si va verso l’introduzione dell’Halo

04.02.2016 ( Aggiornata il 04.02.2016 14:38 )

Continuano a emergere dettagli sull’incontro di martedì scorso a Milano, promosso dalla Pirelli e mirato alla definizione di un piano d’azione per gomme che consentano ai piloti di spingere per l’intera durata di un gran premio, nonché trovare soluzioni condivise sugli interventi tecnici da apportare alle monoposto 2017. Una delle modifiche riguarda l’adozione di una protezione ulteriore per il casco del pilota, sollecitata dalla GPDA la scorsa settimana. Si sono compiuti passi avanti in merito, ed è lo stesso Alexander Wurz, presidente dell’associazione piloti, a spiegare in quale direzione si andrà il prossimo anno. «I piloti sono ovviamente contenti che i rappresentanti del comitato tecnico siano d’accordo per l’introduzione di protezioni supplementari per la testa nel 2017, a seguito delle raccomandazioni della GPDA e le ricerche della FIA. Adesso entriamo nella fase della progettazione, nella quale i piloti dovranno essere aperti a una visuale leggermente diversa, a causa della struttura aggiuntiva. Sono curioso di scoprire come i team renderanno la soluzione accattivante», ha commentato alla BBC. Il dispositivo del quale si discute è l’Halo, anticipato da un disegno Mercedes lo scorso anno e costituito da una struttura aperta, efficace in particolare negli impatti con oggetti di dimensioni importanti, come una ruota, un elemento della monoposto (il musetto che colpì lo scorso anno Wilson in IndyCar), o lo stesso decollo di una vettura, mentre nel caso di oggetti di piccole dimensioni (come nel caso della molla che centrò Massa in Ungheria nel 2009) l’efficacia sembra sia ridotta, in ragione della conformazione aperta nella parte anteriore. Secondo quanto riporta la BBC, l’Halo potrebbe essere completato da un piccolo parabrezza, soluzione al vaglio degli esperti FIA, sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali sull’integrazione già dal prossimo anno. Fabiano Polimeni

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