F1, Key e la formula per lo spettacolo

F1, Key e la formula per lo spettacolo
Il direttore tecnico Toro Rosso vede nella parità tra motori la strada per gare avvincenti

11.02.2016 ( Aggiornata il 11.02.2016 15:55 )

Compattare lo schieramento. E’ la soluzione che può regalare corse più spettacolari e avvincenti. Come intervenire, però? James Key, direttore tecnico della Toro Rosso, individua nel divario minimo tra pole e fondo della griglia la possibilità di battaglie in gara serrate. E c’è un elemento più di altri che può livellare il tutto: il motore. «Con 22 partenti in un paio di secondi, hai tonnellate di spettacolo. Alcune piste favoriscono questa situazione, il Bahrain nel 2014 fu una gara splendida e se si guarda alle qualifiche, tra testa e fondo dello schieramento ci fu uno dei divari più ristretti di sempre, perché era una pista stop&go che portò a quella griglia con tutti un po’ più vicini, poi i punti di forza delle macchine intervennero in modi diversi.
  Quel che rende le corse più appassionanti è un divario inferiore tra testa e coda, minori differenze prestazionali, e un maggior impatto del pilota: per ottenere ciò serve la parità di motore». Parità che non significa un motore standard, ma anche solo medesima specifica tra team ufficiali e clienti, tema sul quale Adrian Newey è stato piuttosto critico di recente, riconoscendo solo a Renault un’effettiva parità di trattamento, hardware e software, per tutti i team forniti. Si esprime anche sulle modifiche regolamentari in vista del prossimo anno, da votare entro l’1 marzo, con una sola riunione rimasta per mettersi d’accordo sugli interventi da apportare: «Ci sono gli ingredienti ma c’è molto ancora da capire e chiarimenti da fare, è un processo complesso. Da un lato si vuole una macchina più veloce, dall’altro assicurarsi che le corse siano ancora valide. Sono tutti questi compromessi che vanno approfonditi. Il problema è che fino al 2017 nessuno saprà quale sarà il prodotto finale, perché nessuno avrà fatto un lavoro sufficientemente dettagliato. Si possono fare solo previsioni e accertarsi di aver lasciato nei regolamenti sufficienti possibilità per centrare l’obiettivo», dichiara in un’intervista a Sky Sports. Intraprendere la strada giusta, con poco tempo per valutare attentamente pro e contro delle varie misure sul tavolo. Pat Symonds, dt Williams, non ha fatto mistero nelle scorse settimane di auspicare uno slittamento delle misure più importanti al 2018. Secondo Key, c’è un’altra possibilità da vagliare: lasciarsi margini di intervento per affinare i regolamenti in corsa: «Si dovrà attendere il prodotto finale per essere del tutto certi, ma si può sempre intervenire per aggiustare alcune cose in seguito, se necessario. Si possono cambiare le regole a campionato in corso, fino a un certo punto, per migliorare le debolezze». Fabiano Polimeni

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