Marko, brava Renault

Marko, brava Renault
Elogi ai quali non eravamo abituati dal consulente Red Bull al motorista. E dal Canada punta in alto

01.03.2016 ( Aggiornata il 01.03.2016 12:48 )

Renault, Red Bull e dichiarazioni di Helmut Marko. Il mix, lo scorso anno, è stato spesso esplosivo. Le critiche continue al lavoro del motorista hanno incrinato il rapporto, salvo poi essere costretti, in Red Bull, a una rapida retromarcia quando si sono accorti che di alternative per restare in Formula 1, con altra power unit, non ce n’erano. Da Renault a TAG-Heuer, cambia il nome non la sostanza e il lavoro di sviluppo portato avanti dai tecnici Renault Sport sembra dia i suoi frutti. Cambiano così anche le dichiarazioni di Marko, “stranamente” concilianti e a riconoscere un miglioramento. Ovviamente, non prima di aver ribadito: «La macchina è fantastica, come ci aspettavamo». Poi, aggiunge: «Sono soddisfatto soprattutto del lavoro fatto da Renault in inverno, sull’affidabilità e la reattività hanno fatto un passo avanti. Adesso i progressi si traducono anche nei tempi sul giro». L’ultima evoluzione di power unit proposta nel 2015 in Brasile non diede i risultati auspicati dalla Red Bull, che quantifico in un miglioramento cronometrico trascurabile gli sforzi Renault. Dichiarzioni di Marko alle quali sommare quelle di un Ricciardo che non si è ancora sbilanciato sul potenziale velocistico, limitandosi a segnalare l’affidabilità superiore. La power unit 2016, da quel che anticipa Helmut Marko, vedrà il primo step evolutivo a Montreal: «Ci sarà un importante aggiornamento, dopodiché potremo puntare a ottenere dei podi confidando unicamente sulle nostre forze», si sbilancia ad Auto Bild. Parole insolite, che Gerhard Berger ha commentato: «Se Helmut riconosce dei meriti alla Renault, allora il passo avanti del motore dev’essere enorme». Fabiano Polimeni

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