Marko, Red Bull da terzo posto

Marko, Red Bull da terzo posto
Non esclude la vittoria, ma serviranno condizioni eccezionali, in un mondiale condizionato dai motori
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11.03.2016 ( Aggiornata il 11.03.2016 12:49 )

I principi sono sul tavolo, spetta alla commissione composta dai motoristi definire nel dettaglio le soluzioni da trasformare in norme. Fornitura garantita a ogni team, costi calmierati, sistema di bilanciamento delle prestazioni. Tutte formulazioni in linea di massima, ma «nessuno degli incontri sulla situazione dei motori ha portato finora ad alcun risultato per noi. Non c’è ancora la riduzione dei costi, un sistema di riequilibrio e non ci sono regolamenti chiari su come una scuderia indipendente come la nostra possa avere motori competitivi». E’ il punto secondo Helmut Marko. Il consulente Red Bull rincara la dose e aggiunge: «Red Bull è un team vincente, non avere un motore competitivo ci ostacola enormemente e porta a una competizione distorta, in un quadro molto negativo. E’ stato fatto tutto di proposito a mio avviso. Posso capire la posizione di Mercedes e Ferrari, ma il governo, la Fia, dovrebbe reagire». Red Bull che è stata tra i più strenui sostenitori dell’idea di un motore indipendente, per tirarsi fuori da una partita giocata male lo scorso anno e conclusasi con una convivenza obbligata con Renault, e la power unit brandizzata TAG-Heuer. Perlomeno affidabile e in grado di assicurare un chilometraggio accettabile nei test invernali alle spalle. Non è però sufficiente per puntare ai risultati che la scuderia anglo-austriaca vorrebbe: «Finché non hai un motore competitivo, non puoi esserlo. E’ un mondiale condizionato dai motori al momento. Con la nostra macchina molto probabilmente lotteremo contro Force India o Williams, entrambe motorizzate Mercedes, ma Ferrari e Mercedes sono molto avanti. Proveremo a battagliare con la Williams e credo che a fine anno dovremmo essere terzi nel Costruttori. Ovviamente, a lungo andare non è qualcosa che può bastare», commenta in un’intervista a F1.com. Potrà emergere su tracciati che non richiederanno particolari doti motoristiche, a Montecarlo come a Budapest e in condizioni di gara particolari. «Il telaio è buono, ci serviranno comunque circostanze straordinarie, come una leggera pioggia, per avere possibilità di vittoria. Da metà stagione in poi la situazione con la power unit dovrebbe migliorare e questo mi fa pensare che il terzo posto sia fattibile». Non lascia troppe speranze nemmeno alla Ferrari per la lotta con Mercedes: «Nella prima parte del campionato vedo Mercedes a fare doppietta se non manderanno tutto per aria, poi la Ferrari e una lotta serrata tra Williams, Force India, Toro Rosso e Red Bull a seguire». Fabiano Polimeni

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