Ecclestone: Vendita F1 è decisione di CVC

Ecclestone: Vendita F1 è decisione di CVC
Tra i potenziali compratori c’è l’accordo sul prezzo richiesto, la decisione finale spetta a chi detiene il 35% da trasferire

29.03.2016 ( Aggiornata il 29.03.2016 12:32 )

C’è un prezzo e c’è un accordo su quanto vale il business della Formula 1 per passare di mano. Cosa manca? La decisione finale di chi, la fetta maggioritaria di controllo dello sport, deve venderla. Lo scorso anno tornò d’attualità l’idea di una nuova proprietà che subentrasse al fondo di Donald Mackenzie, che rilevò nel 2006 una quota della F1 pari a 1,1 miliardi di sterline e la controlla attraverso il 35% della Delta Topco. «Credo che CVC prenderà una decisione prima o poi. Ci sono persone interessate all’acquisto, al momento due di loro sono d’accordo sul prezzo. E’ solo una questione di volere o meno vendere da parte di CVC», ha dichiarato Ecclestone. Gli attori in campo sono noti: da un lato la RSE Ventures del proprietario dei Miami Dolphins, squadra di football professionistico, Stephen Ross insieme alla Qatar Sport Investment, oltre a una compagine asiatica, la China Media Capital. Ritorno d’attualità della notizia a parte, va registrato anche quello che potrebbe essere lo scenario futuro di un’eventuale nuova compagnie di controllo. Ecclestone aveva già ribadito che la sua quota non sarebbe stata influenzata dalle decisioni della CVC e al Mail of Sunday aggiunge: «Vedremo se incrementerò la mia quota, non sai mai cosa può accadere». Oggi detiene il 5,2% della Delta Topco, il cui valore complessivo è stimato intorno agli 8,5 miliardi di dollari. Nuove qualifiche, Ecclestone: "Una mezza schifezza" Scelte e scenari influenzati da quello che sarà il nuovo, eventuale, azionista di maggioranza della Formula 1, sul quale non esprime preferenze, Ecclestone: «Non può sapere cos’accadrà finché non ci sarà qualcuno ad acquistare e vedrai come si comportano. Come si fa a sapere se andrai d’accordo?». Dichiarazioni che arrivano dopo la presa di posizione della GPDA, fortemente critica sulla governance della Formula 1, e il supporto dello stesso Ecclestone alle parole dei piloti, “assist” per supportare la propria visione decisionista nello schema di governo dello sport. Di certo, il quadro nel quale si inseriscono le trattative per la vendita non è dei migliori se si guarda allo stato di salute della Formula 1, risentendo il prodotto di una incertezza mai così elevata nel definire le norme (vedasi pasticcio sul format delle qualifiche) e prospettare il futuro della categoria anche solo a distanza di 12 mesi (regolamento tecnico 2017 da deliberare). Qualifiche F1: in Bahrain tutto immutato Fabiano Polimeni

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi