Finire quarti in qualifica? Giammai! E così
Lewis Hamilton, dopo l'errore alla fine del primo tentativo,
si è gettato sul secondo come una belva. Ottenendo anche stavolta
un giro mostruoso per aggressività e precisione come sa fare quando è "carico".
Ottenendo il record della pista a 11 anni da quando De La Rosa ottenne quello precedente, quando correvano ancora i V10.
La cronaca delle qualifiche
E così
Hamilton ritorna un po' più vivace nelle interviste serali, al contrario di ieri:
«Sono davvero contento di questo ultimo giro, è stato davvero divertente! In tutte le prove e per la maggior parte dei miei giri in qualifica non ero del tutto perfetto e Nico era più veloce di un decimo qua e un decimo là, in un modo o nell'altro. Così, riuscire finalmente a mettere tutto insieme quando contava, è stato davvero soddisfacente e un bel sollievo! C'era anche una grande pressione, per come era andata nel giro precedente e sapendo di dover fare un grande miglioramento». Eppure sembra che proprio sotto questo genere di pressione,
quando sa di dover dare davvero il massimo, Hamilton
metta in campo cose grandiose.
Poi conclude con: «Un enorme grazie a tutti qui in pista e anche a chi lavora nelle factory di Brackley e Brixworth. Questa è davvero una macchina molto speciale. Sarà importante fare una buona partenza domani, come sempre, tanto più che qui c'è un rettilineo più lungo fino alla prima curva, che a Melbourne. È qualcosa su cui abbiamo lavorato, ma abbiamo avuto solo un paio di settimane dopo l'ultima gara, quindi non mi aspetto grandi miglioramenti. Speriamo che sia meglio dell'ultima volta, vedremo».
Il campione ha anche rischiato di vedersi annullare la pole dalla direzione gara per aver messo la retro nell'andare in parco chiuso a fine qualifica; se l'è cavata con una tirata d'orecchi (un richiamo) dal momento che non aveva ricevuto "istruzioni adeguate" su come parcheggiare la propria monoposto.
Maurizio Voltini