GP Cina, Pirelli: rischio graining con freddo

GP Cina, Pirelli: rischio graining con freddo
A Shanghai il meteo per il week end si attende variabile, nel 2015 vinsero le due soste ma non c’era l’alternativa supersoft

11.04.2016 ( Aggiornata il 11.04.2016 12:50 )

Del Gran Premio di Cina di un anno fa, doppietta Mercedes a parte, resta il ricordo delle dichiarazioni polemiche di Nico Rosberg nel dopogara, quando “accusò” Hamilton di non aver spinto al massimo all’inizio, condizionando così la sua gara, con un Vettel aggressivo alle spalle. Durò fintanto che si utilizzarono le gomme morbide quello scenario, poi con le medie il gap si ampliò e la Ferrari dovette accontentarsi di un podio. Gomme che andranno incontro al week end con la medesima “formazione” dei primi due appuntamenti dell’anno: medie, morbide e supermorbide, selezionate dai vari team non senza profonde differenze. I tre giorni di gara a Shanghai si annunciano molto variabili sul fronte meteo, è attesa pioggia al sabato, un venerdì asciutto ma coperto e una gara, invece, con sole e temperature in linea con quelle del 2015: 19° C l’aria. Le sollecitazioni per gli pneumatici saranno superiori che non in Australia e Bahrain, da un lato per le condizioni fredde, che possono portare a fenomeni di graining, in particolare al venerdì, con pista poco gommata, dall’altro per le caratteristiche intrinseche del circuito. I livelli di aderenza e abrasività dell’asfalto vengono catalogati dalla Pirelli in un range medio, mentre lo stress è su valori elevati. I trasferimenti di energia sulle gomme sono sensibili specialmente nella lunga curva 1, che prosegue raccordando curva 2 e 3, tanti secondi in appoggio che sollecitano l’anteriore sinistra, così come curva 13, la sopraelevata che immette sul rettilineo più lungo. E’ il frangente nel quale la gomma si raffredda, salvo essere violentemente sollecitata, stavolta da forze verticali, in frenata. infografica-pirelli-gomme-cina E le coperture posteriori? Saranno le ripartenze nelle quali si cercherà la massima trazione da tenere d’occhio, evitando pattinamento in uscita da curva 3, dalla 5 e dalla 13. «Quello della Cina è un tipo di circuito molto diverso dai due che abbiamo visitato finora quest’anno, ma le mescole scelte sono le stesse, a sottolineare l’adattabilità del nostro prodotto a un’ampia gamma di circostanze. È anche probabile che la gara di Shanghai sia piuttosto fredda, benché la natura del luogo renda possibile ogni situazione, quindi i team dovranno essere reattivi in termini di strategia e correlare attentamente i dati raccolti nelle libere alle eventuali condizioni di gara», commenta Paul Hembery. Nel 2015 si riuscì a impostare una tattica su due pit-stop per i migliori al traguardo, alternando le gomme morbide e medie. Hamilton parti con le Pirelli gialle, le confermò al primo stop e passo alle medie per lo stint finale, con l’ausilio di una safety car a preservare la tenuta delle gomme. Medie e supermorbide si caratterizzano per essere alternative del tipo low-working range, particolarmente a proprio agio con temperature basse, mentre le gialle operano in una finestra di funzionamento differente, a temperature più elevate. Venerdì si avranno i primi responsi sul comportamento dei vari compound. Sempre in tema gomme, Pirelli che resta in attesa della firma del contratto per la fornitura delle coperture per il prossimo triennio, tuttavia, secondo quanto riportato da Motorsport.com, il gommista ha deciso di andare incontro alle squadre, fornendo le gomme necessarie per le prime valutazioni in galleria del vento, in ottica 2017, con il regolamento tecnico che verrà definito entro il prossimo 30 aprile e sarà caratterizzato – tra le diverse misure – dal passaggio a coperture più larghe e, pertanto, con un impatto radicalmente diverso sulla resistenza aerodinamica e il condizionamento dei flussi d’aria intorno alla monoposto. Fabiano Polimeni pirelli1

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi