Toro Rosso, al muretto arriva Booth

Toro Rosso, al muretto arriva Booth
Chiusa l’esperienza Manor nel 2015, per l’inglese c’è il ritorno in Formula 1 nella veste di consulente esterno

26.04.2016 ( Aggiornata il 26.04.2016 17:47 )

E’ rimasto pochi mesi appena fuori dal giro, John Booth. Terminata anticipatamente lo scorso anno l’esperienza in Manor, insieme a Graeme Lowdon ha portato la sua Manor Motorsport, quella che affonda le radici a inizio anni Novanta, nel mondo dell’Endurance, con due prototipi iscritti in classe LMP2 per il 2016, iscrivendo anche Merhi e Stevens al campionato, altri reduci dall’esperienza Manor Racing. Adesso c’è il ritorno al muretto, nel ruolo di consulente esterno per la Toro Rosso. Sarà in pista già a Sochi, da venerdì, per supportare Franz Tost e Graham Watson, rispettivamente team principal e team manager della scuderia faentina. «E’ un grande onore far parte di una squadra così ben consolidata e competitiva come la Scuderia Toro Rosso. È un team che ha raggiunto tanti traguardi in un lasso di tempo relativamente breve. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con Franz e con la squadra, questo weekend a Sochi», le prime parole di Booth, 61 anni lo scorso dicembre, che ricoprirà il ruolo racing director. La scelta di ampliare l’organico in casa Toro Rosso è stata spiegata così da Franz Tost: «Conosco John da molti anni e sono felice di dargli il benvenuto in squadra. La Formula 1 sta diventando sempre più complessa, come dimostrano i recenti cambiamenti su pneumatici, set-up, comunicazioni radio e così via. Pertanto, avere una vettura competitiva e dei piloti di talento – come nel nostro caso – di per sé non è sufficiente. Sono sicuro che John, con la sua grande esperienza, possa aiutare il team ad esprimersi al meglio e ad essere ancora più forte durante i weekend di gara».

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi