Carmen Jordà: “Spero nella Formula 1 entro fine anno”

Carmen Jordà: “Spero nella Formula 1 entro fine anno”© sutton-images.com 

A tu per tu con la pilota spagnola che ha corso a Imola nella gara delle Renault RS01

Antonio Caruccio

17.05.2016 15:30

Durante il fine settimana di Imola della ELMS dove il Renault Sport Trophy ha dato vita al secondo appuntamento della stagione 2016, nel paddock brillava soprattutto la bellezza statuaria di Carmen Jordà. La ventottenne pilota spagnola ha fatto spesso parlare di sé per le polemiche emerse da quando, lo scorso anno, entrò a fare parte del team Lotus Formula 1. Con il subentro di Renault, Carmen ha avuto non solo la possibilità di restare nel team ma anche di tornare a gareggiare dopo un anno sabbatico, ed oltre che bella, vuole anche dimostrare di essere brava.

Come ti trovi con la RS01?
“Devo dire bene. Questa è la prima volta per me con una vettura a ruote coperte, o meglio con un GT perché avevo già corso con una LMP2 ma non avevo un tettuccio sopra. La vettura di per sé è molto simile ad una monoposto per il carico aerodinamico che ti da quando sei in curva. È una macchina molto tecnica da guidare ma divertente”.

Com’è stato passare dalla GP3 a questa vettura?
“L’ostacolo più grande è stato sicuramente non aver avuto modo di guidare lo scorso anno non potendo percorrere chilometri importanti in pista. Ricordo il primo giro che ho fatto con la macchina e mi sono detta ‘Wow è troppo grossa’. Tutti i riferimenti sono diversi, nella monoposto sei solo tu nell’abitacolo e non vedi oltre le ruote, mentre in GT hai molto spazio al tuo fianco e devi adattarti al bilanciamento della vettura”.

A cosa invece ti è stato più difficile adattarti?
“Sicuramente la frenata. Pur avendo freni in carbonio, che la avvicinano molto alla GP3, ultima macchina che ho guidato, l’ABS e il controllo di trazione sono cose a cui non ero abituata. In monoposto sei tu con la tua sensibilità che agisci sul freno fermando la vettura, qui invece schiacci il pedale”.

Qual è l’obiettivo per la stagione 2016 quindi?
“L’obiettivo è finire tra i primi tre, ma vedremo cosa succederà dopo aver avuto modo di provare un po’ di più per capire il limite. Sarò più vicina al gruppo davanti nelle prossime gare, questo sicuramente è il mio obiettivo”.

Il tuo progetto in questo campionato è partito un po’ tardi, come recupererai il tempo perso?
Questa di Imola è la mia seconda gara, non ho fatto molti test ed è stata una chiamata all’ultimo momento. Avrei voluto potermi preparare meglio ma tra qui e la prossima gara in Austria abbiamo due mesi quindi cercheremo di andare in pista per provare il più possibile. L’unico modo di migliorarsi è attraverso l’esperienza percorrendo chilometri. Si può lavorare anche al simulatore ma le sensazioni della pista sono sicuramente migliori”.

Non possiamo non parlare della tua esperienza in Formula 1 ovviamente. Com’è stato lavorare in Lotus?
“Sicuramente per me è una grande esperienza, ma sono ancora legata al team di Formula 1 come Development Driver ed il mio obiettivo di essere su una vettura di F1 un giorno è ancora vivo.

Com’è cambiata la situazione ad Enstone dopo l’arrivo di Renault in forma ufficiale?
“Lo scorso anno c’era una situazione difficile, Lotus era in crisi e non c’era tempo né budget per fare in modo che i piloti addetti allo sviluppo potessero girare. Ora mi è stata data la chance di correre in RS01 e sono molto grata a loro per questo”.

Quindi quando potremo avere l’occasione di vederti su una vettura della massima formula?
“Bella domanda. Ad oggi non c’è un giorno prefissato, una data definita ma speriamo già quest’anno, chi lo sa...”.

E che tipo di supporto dai alla squadra?
“Sarò ad Enstone per tre settimane, lavorando con gli ingegneri, semplicemente faccio quello che facevo già lo scorso anno a cui è stato aggiunto il programma in RS01”.

Qual è la tua risposta a chi dice che tu non abbia dimostrato abbastanza per poter essere in Formula 1?
“Ho semplicemente bisogno di percorrere un maggior numero di chilometri e questo è il motivo per cui corro nel Renault Sport Trophy. Lo scorso anno non ho avuto la possibilità di essere in Formula 1 e la gente si è sorpresa di come io non abbia guidato. La passata stagione, come detto, in Lotus c’erano parecchie difficoltà e non c’era margine per fare girare i piloti oltre allo sviluppo relativo alla monoposto. C’erano problemi di budget e di sopravvivenza per la squadra, siamo stati davvero fortunati ad avere Renault nuovamente con noi.”

Cosa c’è nel tuo futuro a lungo termine nel motorsport?
“Renault. Vedo la mia carriera ed il mio futuro con loro nel breve termine, non so cosa succederà tra cinque o dieci anni, ma ora sono con loro”.

Nel 2013 hai corso in GP3 con Daniil Kvyat. Cosa pensi di quanto avvenuto in seno alla Red Bull tra lui e Max Verstappen?
“Penso che Red Bull abbia avuto le proprie ragioni. Sono due ottimi piloti, conosco Max ma conosco meglio Daniil avendoci corso insieme. Lo ricordo come un gran pilota, sempre molto concentrato ed entrambi hanno avuto la loro occasione di dimostrare il loro potenziale”.

Bernie Ecclestone espresse alcuni anni fa la volontà di inserire al fianco della Formula 1 una serie solo per donne. Cosa ne pensi?
“Sono d’accordo con lui. Non so se sarà un bene per lo sport, ma le poche donne che stanno correndo in qualche modo nel motorsport vogliono essere più competitive. Tuttavia ce ne sono poche e spesso si perdono nel loro processo di formazione. Se Bernie ha avuto questa idea, penso sia un buon modo per attrarre un maggior numero di ragazze alle corse per il futuro”.


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