GP Monaco, Raikkonen: «Tutto dipende dalle qualifiche»

Sarà il tema chiave del week end e anche James Allison ne evidenzia l'importanza e si dice impaziente di portare in pista quanto appreso

24.05.2016 14:28

In 73 edizioni del Gran Premio di Monaco, per nove volte a trionfare nel Principato è stata una Ferrari. La vittoria manca ormai dal 2001, firmata Michael Schumacher, 14 edizioni che si avvicinano al secono digiuno più lungo a Montecarlo: le 15 edizioni trascorse tra il successo di Villeneuve e l'affermazione, sempre di Schumacher, nel 1997. Non è il record negativo, che va alle 19 edizioni necessarie prima che il Cavallino rampante tornasse a dettar legge nel 1975: Lauda dopo Trintignant, nel 1955. 

Da giovedì, tutti in pista per le prime prove libere. Cruciale preparare le qualifiche al meglio, perché ben più di metà delle chance di vittoria si decidono al sabato. Vettel è ottimista dopo i test effettuati a Barcellona, lo supporta il risultato dello scorso anno, terzo e competitivo in gara, ma se la partita si gioca in qualifica, nel 2015 furono quasi 8 i decimi rimediati sui 3.300 metri del giro.«Monaco dovrebbe essere una pista a noi favorevole, l'anno scorso siamo stati molto competitivi. Adesso abbiamo migliorato la monoposto nei settori necessari per quel gran premio, credo ci sarà d'aiuto», le parole dopo i test di Barcellona.

Una vittoria a Montecarlo per Seb (2011), come Raikkonen (2005): «Il circuito di Monaco è diverso da tutti gli altri. E’ una gara particolare e molto dipende dalla tua posizione di partenza: se sei davanti è un conto, ma se sei dietro è davvero difficile superare e facilmente può trasformarsi in una gara noiosa». Dal glamour e la vita che anima il week end sugli yacht non è per nulla attratto, anche perché il week end va preparato come sempre, anzi con ancor più attenzione: «Esattamente come in tutte le altre gare abbiamo molte riunioni, ma dopo si va a dormire, anche se molta gente viene lì per divertirsi»

Molto fiducioso sulle possibilità Ferrari è il direttore tecnico, James Allison. Nei test hanno provato a risolvere le criticità emerse in qualifica a Barcellona e la proiezione è tutta verso il sabato monegasco: «A Monaco non è facile il sorpasso, quindi è molto importante ottenere un buon risultato in qualifica che, tuttavia, non è il semplice risultato di una macchina con un buon carico aerodinamico, o con delle gomme buone. Per Monaco bisogna considerare tutto il fine settimana, che inizia giovedì e si conclude domenica. La pista cambia ogni volta che il pilota gira in FP1, FP2, FP3. C’è bisogno di un fine settimana pulito ed è importante avere un livello di carico alto, perché si tratta di una pista con curve lente e rettilinei molto corti».

Sterzi a parte: il problema è la sostanza

Una Ferrari che andò molto meglio in gara nel 2015 di quanto non accadde in qualifica. In tal senso, la disponibilità di gomme Ultrasoft potrebbe rappresentare un aiuto in più rispetto alle Supersoft ritenute, generalmente, troppo "dure" nel 2014 e 2015 per Monaco: «Barcellona è stata un’opportunità molto utile per la squadra per lavorare sul set up della vettura e rispondere ad alcune domande che sono venute alla luce durante il fine settimana del GP. Abbiamo imparato molto e non vedo l’ora di arrivare a Monaco per poter applicare quanto appreso.

L'anno scorso siamo andati abbastanza forte, secondi in gara, speriamo di migliorare questa posizione».

GP Monaco, gli orari del week end


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