Hamilton Vs Ricciardo: ecco perché l'inglese non è stato penalizzato

Hamilton Vs Ricciardo: ecco perché l'inglese non è stato penalizzato

Analizziamo l'episodio avvenuto al 37° giro del GP di Monaco. L'australiano ha mandato a quel paese Lewis, che però ha avuto ragione

Maurizio Voltini

29.05.2016 18:29

La splendida gara a Montecarlo di Lewis Hamilton è stata macchiata solo da un episodio. Parliamo di quando, al 37° giro, da non molto con le gomme slick ultrasoft stava continuando a difendere la prima posizione da Daniel Ricciardo, che aveva messo le ultrasoft rosse un giro più tardi. Arrivando alla staccata della "nuova chicane", Hamilton è arrivato lungo (era già un paio di volte che teneva - legittimamente - una traiettoria d'ingresso un poco più stretta) dovendo così "tagliare". Tuttavia senza "tirare dritto" come fatto da tanti altri, ma saltando solo il primo cordolo a destra. 

A quel punto Ricciardo riesce a percorrere la variante più velocemente, infilando il muso a destra della Mercedes. A quel punto però Hamilton devia appunto a destra, portando Ricciardo a una gran frenata che intraversa addirittura la Red Bull. Da storia che, mentre ancora sta controllando l'intraversata con la mano destra, Ricciardo manda a quel paese Hamilton con la sinistra… Aneddoti a parte, l'episodio è stato messo sotto inchiesta dalla direzione di gara, che però ha deciso di non aver motivi per sanzionare Hamilton. Vediamo perché analizzando tutte le questioni regolamentari coinvolte. 

Per cominciare, il lungo: si è ipotizzato che già per questo Lewis dovesse cedere la posizione a Daniel. Non è così: a parte che l'errore in frenata è stato dovuto probabilmente alle gomme ancora fredde (si era appena ripartiti dalla virtual safety car per l'incidente di Verstappen) in ogni caso non è stata una manovra fatta per evitare di essere superato, anche perché in quel momento Ricciardo non stava nemmeno attaccando. Dunque non c'è stato un vantaggio diretto e nulla da sanzionare. 

Ricciardo: "Mi hanno fregato per la seconda volta"

Piuttosto c'è lo scarto in uscita dalla chicane. In questo caso si fa riferimento all'articolo 27.7 del regolamento sportivo. Questo dice che non si può avere diritto di traiettoria, nel difendersi, se chi segue è riuscito ad inserire "una significativa porzione di macchina" a fianco. Per chiarire ancor meglio, lo stesso regolamento precisa che se una parte dell'ala anteriore è a fianco della ruota posteriore, quella è una porzione significativa. In ogni caso, Ricciardo era riuscito a mettere addirittura le ruote anteriori della sua Red Bull davanti a quelle posteriori della Mercedes. Dunque non ci possono essere dubbi che a livello regolamentare "fosse dentro" e Hamilton non potesse chiudere. 

Tuttavia i "race stewards" fra cui Emanuele Pirro (oltre a Garry Connelly e Jose Abed) hanno deciso di non procedere. Perché? Crediamo che semplicemente abbiano valutato che Hamilton non abbia davvero "chiuso" la strada a Ricciardo. Infatti pur nello scarto laterale che ha "spaventato" Ricciardo portandolo a frenare, Hamilton è stato abile da non portarsi del tutto a destra. Davvero per pochi centimetri, ma alla sua destra aveva lasciato lo spazio per una macchina, senza andare troppo verso il rail. Certamente Ricciardo non lo poteva sapere a priori e la sua reazione è più che giustificata, ma in questo modo Hamilton si è messo al riparo da sanzioni che infatti non sono potute arrivare. Insomma, in questa gara il campione inglese ha davvero dimostrato di non essere solo "piede" ma anche bravo sia nella tattica, intesa nel modo più estensivo possibile, meritandosi la vittoria che gli era sfuggita tante volte. 


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