Verstappen: «Ho imparato a stare lontano dal muro»

Dopo l'"insegnamento" 2015, arriva un'altra lezione per Max a Montecarlo. Adesso guarda a Montreal, puntando al podio

31.05.2016 14:52

Monaco da dimenticare per Max Verstappen. Tre errori in due giorni, concentrati tra libere 3 e gara, che hanno costretto il team a fare gli straordinari per rimettere in sesto la RB12 dopo le qualifiche, finite subito alla variante della piscina, per un errore piuttosto macroscopico nell'inserimento della seconda chicane. Telaio da sostituire e gran lavoro fino ai minuti precedenti il via, domenica, preso dalla pitlane. 

«Non è stato un gran week end, era iniziato bene ma dopo aver avuto l'incidente in qualifica tutto è andato un po' in calando», analizza l'olandese. «L'inizio gara è stato molto buono, abbiamo mostrato una gran velocità, con alcuni giri veloci,  tutto si stava componendo molto bene ed eravamo tornati in zona punti, putroppo quando abbiamo montato le gomme morbide ho commesso un errore e ho toccato il muro. Non è come vuoi finire il week end, soprattutto dopo il gran lavoro per ricostruire la macchina fatto dal team, meritavano di più».

Ha regalato alcuni sorpassi in pista, merce rara a Montecarlo, ma ancora una volta non vede la bandiera a scacchi. Stesso punto in cui ha toccato le barriere nelle libere 3, più o meno il medesimo errore, con l'anteriore sinistra bloccata in ingresso curva e la macchina che va in sottosterzo e trova il guard-rail. Se lalezione del 2015, dopo l'incidente con Grosjean, era stata: "Le macchine oggi sono molto sicure", l'insegnamento 2016 è: «Ho imparato molte cose, chiaramente di stare lontano dai muri, ora devo analizzare cos'è andato male e perché sono finito in questa situazione, ma fa parte tutto della curva d'apprendimento e di una maggiore esperienza da fare»

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Altri muretti saranno quelli di Montreal, da sfiorare per fare il tempo. E Verstappen si proietta al prossimo appuntamento: «Per il Canada, anzitutto analizzerò tutto per capire cosa non ha funzionato a Monaco poi dimenticare il fretta ed essere pronto, tornare in lotta e provare a fare buoni punti o provare a salire sul podio». Sarà il circuito che meglio dirà quanto i tre gettoni impiegati da Renault nello sviluppo avranno avvicinato il motorista a Mercedes e Ferrari. Pista di motore, si stima in 5 decimi il guadagno sulla precedente power unit. Solo per Ricciardo e Magnussen a Montecarlo, arriverà anche per Verstappen e Palmer a Montreal: «Finalmente avrò anche il nuovo motore, non vedo l'ora che arrivi. Avremo più cavalli, una guidabilità migliore, quindi credo ci aiuterà nel tempo sul giro. Al momento non ho ancora delle aspettative, ma nei prossimi giorni mi concentrerò sulla prossima gara e sono certo che riusciremo a fare un buon lavoro».

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