F1 Baku, Vettel ringrazia Raikkonen e avverte le Mercedes

Il tedesco Ferrari, secondo dietro Rosberg al GP d'Europa, fiducioso per il futuro: "siamo gli sfidanti numeri uno ma non ci basta, vogliamo batterli ed essere migliori di loro"

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Francesco Colla

19.06.2016 18:21

Sebastian Vettel ancora secondo. Il tedesco della Ferrari termina il GP di Baku alle spalle di Nico Rosberg, pagando un distacco di 16”696 e precedendo il sempre più convincente Sergio Perez. Sul podio della capitale azera Seb è apparso sorridente e soddisfatto. Ha scelto di non tornare ai box quando è stato chiamato dal team, rassicurando “a casa” di poter gestire le gomme e iniziando a costruire un secondo posto che non vale come una vittoria ma può consolare i tifosi delle Rosse dopo un inizio weekend difficile e poco promettente.

Partito dalla terza posizione della griglia il tedesco ha approfittato delle difficoltà di Ricciardo e di un “lasciapassare” del collega Raikkonen per costruire una gara intelligente e concreta su un circuito sconosciuto: "Non sapevo cosa aspettarmi, ma questa è una pista stupenda: belle curve veloci, bei rettilinei... abbiamo fatto un bel risultato, due volte di fila sul podio. Il passo c'è, la macchina va bene e ci stiamo riprendendo. Grazie a tutta la squadra. Nella parte lenta era facile fare errori, bisognava essere molto attenti. In tanti avrebbero scommesso su una safety car, ma oggi tutti i piloti hanno guidato molto bene sia nella parte lenta che in quella veloce del circuito"

Un vecchio adagio dice che “ognuno è il miglior medico di sé stesso” e oggi Vettel ha dimostrato (un po’ come Hamilton a Montecarlo) che i piloti non sono certo degli strumenti nelle mani dei team, chiedendo di rientrare ai box a inizio gara dopo essere stato richiamato: “Non è stata una mia decisione ho chiesto di poter stare fuori perché avevo buone sensazioni con le gomme: dopo un paio di giri mi hanno detto che Daniel (Ricciardo, ndr) continuava a faticare con le sue gomme e a slittare, così ho pensato che tornare ai box per poi faticare fino a fine gara non sarebbe stata la cosa giusta

Vettel non manca di ringraziare il compagno di squadra Raikkonen per averlo fatto passare:Abbiamo fatto una bella azione come team, lui è stato molto gentile a darmi la posizione e io sono riuscito a gestire il secondo posto. E’ stato un peccato non poter chiudere con un secondo e terzo posto ma credo che lui abbia faticato un po’ con le gomme rispetto a Checo (Sergio Perez, nfr) che aveva un set molto più fresco”.

Il presidente Ferrari, Sergio Marchionne, era presente a Baku per seguire il GP e ha nuovamente sottolineato la propria fiducia nei confronti dei piloti, aggiungendo che è compito della squadra dar loro gli strumenti per vincere. Vettel, ora terzo in classifica con 96 punti alle spalle del leader Rosberg (141) e del campione in carica Hamilton (117) ribadisce il proprio ottimismo e la convinzione di poter iniziare a vincere: “La stagione è lunga e credo che stiano succedendo tante cose, non solo qui in pista ma soprattutto a Maranello. Per essere onesto il nostro presidente sta spingendo tantissimo ma in modo positivo. Sta aiutando, sta ascoltando, vuole capire e aiutarci. Non siamo in vacanza e abbiamo la grande ambizione di tornare a vincere. Sicuramente siamo gli sfidanti numeri uno ma non ci basta, vogliamo battere le Mercedes e non ci basta essere allo stesso livello ma vogliamo essere migliori di loro, quindi l’ambizione è alta e penso che passo dopo passo faremo le cose nel modo giusto non solo quest’anno ma anche per il futuro".

GP Baku, la classifica finale

 


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