Giallo solo parziale nella pole di Rosberg

Giallo solo parziale nella pole di Rosberg© sutton-images.com

Ecco cos'è successo esattamente nel giro veloce del tedesco e perché inizialmente non è stato messo sotto inchiesta

Maurizio Voltini

23.07.2016 18:16

Unico sotto 1'20" nel momento decisivo, Nico Rosberg ha agguantato la pole position per il GP d'Ungheria strappandola - c'è bisogno di dirlo? - al compagno rivale Lewis Hamilton. Al riguardo c'è però stato uno "strascico": ha infatti ottenuto il tempo da pole quando erano esposte le bandiere gialle (e anche quella a scacchi, giusto per ricordare che era l'ultimo tentativo per tutti) per via del testacoda di Fernando Alonso alla curva 9. Bandiere gialle che hanno tolto la possibilità a Hamilton, Ricciardo e Vettel di migliorarsi, ma non a Rosberg evidentemente. Cerchiamo allora di capire come si sono svolti precisamente i fatti.

Era appunto l'ultimo giro utile per tutti quando Alonso si è bloccato di traverso appena oltre il cordolo d'uscita di curva 9. È riuscito a ripartire quasi subito, ma non prima che Hamilton, il più vicino a seguire, si ritrovasse il giro compromesso. Lo stesso per Ricciardo, il cui rallentamento è stato vistoso tanto da andare a danneggiare Vettel poco dietro (che voleva proseguire a tirare). Molto meno vistoso invece il rallentamento di Rosberg - "Ha perso 7 decimi", ha dichiarato Toto Wolff dopo le qualifiche - tanto da permettergli la conquista della pole.

Il fatto è che quando Rosberg è arrivato alla curva 9, Alonso era già ripartito, quindi è venuto a mancare il motivo delle precauzioni che le bandiere gialle impongono. Rosberg ha ricevuto sì le bandiere (anzi, addirittura doppie) dai commissari appostati prima della curva 8, e qui ha appunto sollevato un poco (molto poco) il gas. Ma poi quando è arrivato nel punto focale (curva 9) la pista era ormai libera e quindi ha potuto riaccelerare liberamente.

In termini puramente regolamentari, tanto è sufficiente. In occasione delle bandiere gialle ha rallentato, e il regolamento non specifica quanto, viene data discrezionalità a seconda della situazione (e in quel punto non c'era nulla). Con le "doppie" devi essere pronto anche a fermarti, se necessario, ma appunto quando è passato in curva 9, quella del motivo delle bandiere gialle, la situazione era ormai risolta: è per questo che non è nemmeno stato messo sotto inchiesta dalla direzione di gara. Come si fa a investigare un pilota per essere passato veloce in una curva quando ufficialmente in quella curva non c'è nulla di "strano"? Ricordiamo che esiste un sistema automatico che rileva chi è andato troppo veloce in una zona "neutralizzata", e nel caso di Rosberg non è scattato proprio perché la zona era ormai "libera".

Forse i 7 decimi citati da Wolff sono un po' esagerati, ma sicuramente la pista era nelle condizioni di permettere di recuperarne molti di più: già in precedenza migliorava di secondo in secondo (e lo si è visto benissimo in Q2 con Raikkonen passato da 1° a 14° nel giro di un minuto) poi Rosberg è stato in pratica l'unico a riuscire a sfruttare il secondo tentativo in Q3 - poteva farlo Vettel ma è stato ostacolato da Button - e seppur a livello di ipotesi nulla ci vieta di credere che Hamilton avesse la possibilità di scendere su 1'19" (era già 4 decimi sotto il suo crono...). Inoltre sono stati citati motivi di sicurezza a voler dimostrare che il tempo di Rosberg andava annullato, ma non si capisce dove sia stato il rischio quando la macchina "incidentata" non c'era più.

«È stata una sessione di qualifica molto eccitante - ha dichiarato alla fine Rosberg - con condizioni folli fin dall'inizio, con tanta acqua, pozzanghere e macchine che finivano fuori pista. La mia macchina era molto buona sul bagnato, situazione in cui le Red Bull però sono forti, ma comunque quando la pista si asciugata era la situazione migliore per noi. Ho dato tutto quello che potevo alla fine del mio ultimo giro e ha funzionato. Un grande grazie al team, è stato un grande lavoro di squadra nell'assicurarsi che avessi sempre la miglior posizione in pista. È una grande sensazione essere in pole qui in Ungheria. Domani sarà una grande battaglia contro Lewis e le Red Bull, non vedo l'ora».

AGGIORNAMENTO

Dopo le ore 19 (quindi a 3 ore dal termine delle qualifiche) la direzione di gara ha deciso di convocare Rosberg e un responsabile Mercedes per chiarimenti in merito. Tuttavia con i dati telemetrici alla mano è stato possibile confermare che il pilota aveva rallentato in corrispondenza delle bandiere gialle alla curva 8, in modo ritenuto "significativo" dai commissari, che quindi non hanno preso alcun provvedimento.


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