F1 Germania, le sfide per le gomme a Hockenheim

F1 Germania, le sfide per le gomme a Hockenheim© sutton-images.com

Riferimenti vecchi di 2 anni, nel corso dei quali l'evoluzione delle monoposto è stata enorme. Le prospettive della Pirelli su un asfalto molto liscio e mediamente stressante

Fabiano Polimeni

26.07.2016 09:29

La Formula 1 torna a Hockenheim, lo fa due anni dopo l'ultima edizione del Gran Premio di Germania. Un lasso di tempo enorme, se si considera l'evoluzione velocistica rilevata di anno in anno. Non è circuito particolarmente esigente sulle gomme, fattore che renderà meno imprevedibile la gestione delle coperture, sottoposte a livelli di stress e forze laterali intermedi nella scala Pirelli. Frenata e trazione rappresentano due fasi cruciali, nelle quali si sviluppano elevati carichi verticali e una sollecitazione delle coperture posteriori, da controllare nel pattinamento.

Tante ripartenze da velocità medio-basse, come in curva 3 e il tornantino di curva 4, da sommarsi alle curve del Motodrom. Due stagioni fa Rosberg vinse fermandosi due volte: partenza sulle supermorbide e pit al giro 15 per montare le morbide, confermate al 41mo dei 67 giri in programma. Il prossimo week end le mescole a disposizione saranno le stesse, e i team hanno ampiamente rivolto le proprie attenzioni verso i compound più prestazionali, snobbando le gomme medie, terza mescola aggiuntiva selezionata dalla Pirelli e apprezzata particolarmente dalle due Force India. 

Hockenheim 2014 fu il week end dell'incidente di Hamilton in qualifica, un problema ai freni lo mandò contro le barriere alla curva Sachs e lo obbligò a partire dal fondo della griglia. Strategia alternativa, tre soste, e una rimonta conclusa a podio, terzo, alle spalle di Bottas. In attesa di rilevare il comportamento delle coperture con macchine molto più veloci di due stagioni fa, la Pirelli ricorda il delta prestazionale tra gomme rosse e gialle nel 2014: 1" circa. 

E se la pole di Rosberg allora valse 1'16"540, non è utopistico immaginare di avvicinare i tempi record sul giro del 2004: 1'13"306 la pole di Schumacher, 1'13"780 il giro veloce in gara di Raikkonen. Sul fronte meteo, le previsioni della prima ora dicono di un fine settimana variabile, con cielo a tratti nuvoloso e temperature che oscilleranno tra i 25 e 28° C.

Il sondaggio. Raikkonen gladiatore, ha meritato il rinnovo?

IN UNGHERIA STRATEGIE FORZATE - Valori che si rifletteranno sulla temperatura dell'asfalto, nell'ultimo gran premio arrivata  a ben 54° C. C'è stato pochissimo margine per inventare qualcosa a Budapest con la strategia. Le due soste erano l'alternativa più rapida e tutti si sono uniformati alle indicazioni Pirelli (con l'eccezione, non significativa, dell'unica fermata effettuata da Haryanto). A differenziarsi è stato il timing scelto per la fermata e l'alternanza di gomme morbide e supermorbide. Le previsioni della vigilia suggerivano un primo stint di 12 tornate con gomme supermorbide, per poi passare alle morbide e confermarle al giro 41. Quasi tutti i piloti sono riusciti ad andare più lunghi in occasione del primo pit. La scelta del box Ferrari di effettuare l'undercut, fermando Vettel al giro 14, il primo tra i piloti di testa, ha funzionato. Ricciardo ha coperto la mossa un giro dopo, Verstappen al 16mo e ha pagato con la posizione persa. 

Diversa prospettiva per Raikkonen, che partiva 14mo e aveva la necessità di restare a lungo in pista per creare il gap sui piloti di centro gruppo per non trovarsi bloccato nel traffico dopo la sosta. Kimi è partito con gomme morbide e si è fermato dopo 29 passaggi, per concludere con due stint sulle supermorbide: 21 e 20 giri rispettivamente, la lunghezza del secondo e terzo stint. 

Tattica alternativa, in un quadro bloccato, ha provato ad attuarla anche Ricciardo, fermandosi al giro 33 per il secondo stop: 8 giri prima di Hamilton e 9 prima di Rosberg. Il rovescio della medaglia di un tentativo ambizioso, di mettere pressione alle Mercedes, è stato rappresentato da un finale con Vettel aggressivo alle spalle, con gomme più fresche. Non sono mancati i piloti che hanno effettuato un run con la gomma media: Perez, Massa, Haryanto e Button.


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