Analisi venerdì Germania: le prove "raddoppiate"

Due sessioni molto simili anche nei riscontri, con Ferrari e Red Bull che sembrano ridurre il gap da Mercedes al pomeriggio

Maurizio Voltini

29.07.2016 17:16

La minaccia (rientrata) di pioggia ha portato ad avere due prime sessioni di prove libere a Hockenheim quasi "fotocopia", e non solo per quanto riguarda i riscontri. I team hanno infatti anticipato alle FP1 le simulazioni di qualifica e di gara, ripetendole anche in FP2. Desta così interesse che le Mercedes siano state leggermente più lente nel turno pomeridiano, forse per via delle temperature maggiori: parliamo di 1 decimo, ma considerando che invece Sebastian Vettel ha migliorato di quasi mezzo secondo, potrebbe essere una condizione da tener presente in qualifica (e forse anche in gara). Inoltre i quasi 4 decimi che Nico Rosberg ha rifilato a Lewis Hamilton con le supersoft non devono far considerare chiuso il discorso, visto che subito prima con le soft la situazione era esattamente inversa. 

Parlando delle Pirelli soft, mescola che si ritiene sarà privilegiata in gara, Vettel ha puntato su questa nei suoi long run, che però sono difficili da valutare: tempi non entusiasmanti, ma anche viziati dal traffico e dal fatto che si è preferito proseguire nonostante una gomma spiattellata (è stato proprio il team a invitare Seb a stare in pista lo stesso). In ogni caso il tedesco non è parso molto soddisfatto della messa a punto: in questo c'è comunque da sperare che, analizzando i dati raccolti sia al mattino che al pomeriggio, dovrebbe essere possibile trovare il bandolo della matassa per sabato. Dopotutto il punto nodale di Hockenheim è quello di far "quadrare" il giro con curve piuttosto differenti fra loro.

Anche le Red Bull hanno recuperato parecchio nel pomeriggio e soprattutto sembra che pian piano stiano risolvendo il problema dell'eccessivo degrado al passare dei giri che le ha colpite in precedenza. Le McLaren stanno ribadendo il loro buon momento e subito dietro si confermano le Toro Rosso, però stavolta con le Force India tornate ad essere più concrete: del resto i 3 secondi rimediati in FP1 erano dovuti semplicemente all'utilizzo esclusivo di gomme medie, le più dure disponibili in Germania, e in questo senso stanno probabilmente pagando una scelta di mescole troppo cautelativa (non solo in questo weekend).
Dietro a piloti e macchine sopracitati, abbiamo sempre un comportamento piuttosto altalenante da parte di Williams, Haas, Renault e Sauber, che contribuisce a far sembrare "meno peggio" la Manor, pur con Pascal Wehrlein che farà di tutto per ben figurare davanti ai connazionali. 

Nel commentare queste prove non possiamo infine ignorare l'evoluzione dell'autorità sportiva in merito al comportamento da tenere nei confronti dei "tagli" di pista. Da un lato è francamente incomprensibile (anche perché sembra un'ammissione di incompetenza) che lo Strategy Group dica che non verranno più sanzionati gli allargamenti, perché tali sanzioni non piacciono agli spettatori e in più sarebbe difficile valutare quando portano ad un guadagno effettivo. Comprensibile di conseguenza, ancorché quasi isterica, la reazione di Charlie Whiting che invece capisce benissimo in quali punti si migliora il crono passando al di là della riga bianca, come è per esempio il caso della prima curva di Hockenheim. Così il direttore di gara ha emesso una nota quasi minatoria, per di più applicata già nelle prove libere (quando i tempi più bassi non servono a nulla), in cui ha ben rimarcato come nelle FP1 i piloti non avessero fatto alcuno sforzo per stare in pista alla curva 1 (tanto c'è molto spazio asfaltato esternamente) e uno in particolare avesse abbandonato la sede "legale" addirittura 14 volte. Così ha stabilito che chiunque esca di pista non involontariamente per 3 volte sarà convocato dai commissari. Ciò, ripetiamo, anche in prove libere. Comprendiamo i motivi per cui si arriva a certe situazioni, ma speriamo che anche chi gestisce certe modalità sportive della F1 si renda conto che le esagerazioni, in qualsiasi senso, fanno solo male alle corse.


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