Formula 1 Spa, i numeri del GP del Belgio

Formula 1 Spa, i numeri del GP del Belgio

Se ccentrasse la pole Hamilton ragiungerebbe Senna e Fangio, Raikkonen il più vittorioso tra i piloti in attività. Le statistiche e le curiosità della gara nelle Ardenne

Fabiano Polimeni

22.08.2016 14:22

Il numero più semplice da ricordare: 7.004. Metri. Più di qualsiasi altro circuito del mondiale. Spa Francorchamps è l'Università della guida, oggi "laurea breve" se si guarda allo sviluppo metrico che aveva nel 1950, prima edizione valevole per il campionato di Formula 1. Erano 14 chilometri e 120 metri allora, affrontati da Fangio, con l'Alfa Romeo 158, in 4 minuti e 34 secondi. Poi, nel 1970, fu Chris Amon a stabilire il giro record: 244,7 km/h e 3'27"4. Storicamente sede del gran premio con 48 edizioni, oltre a Spa la Formula 1 ha corso anche a Nivelles, vicino Bruxelles, per due edizioni, oltre alle 10 disputate a Zolder. Una parentesi lontana dall'Università compresa tra il 1972 e il 1984, con l'eccezione di Spa 1983, vinta da Prost. 

Le 6 vittorie di Schumacher sono il riferimento assoluto, una più di Senna e due più di Clark e Raikkonen. Al primato delle pole position, seppur in condivisione con Fangio e Senna, guarda Hamilton, l'unico dei piloti in attività a poter vantare tre partenze davanti a tutti.

Fu corsa a eliminazione, sin dalla prima curva, nel 1998. Al traguardo arrivarono solo in 8, al termine di una giornata caratterizzata da una pioggia incessante. Dominio di Schumacher, vola sul bagnato, poi accade uno degli episodi più controversi della F1 moderna: il tamponamento ai danni di Coulthard.

Prima di quell'episodio, un altro botto costrinse la direzione gara a esporre bandiera rossa ed effettuare una nuova partenza, visto che la prima si era risolta con un maxi-tamponamento in uscita da La Source, innescato ancora una volta da Coulthard, che perse la monoposto in uscita dal tornante, andò a sbattere contro il muro dei vecchi box e tornando in pista si trovò con il gruppo compatto alle spalle. Risultato: un groviglio di monoposto a bloccare la sede stradale. Sono gli anni in cui è consentito utilizzare il muletto e alla ripartenza furono solo Barrichello, Salo, Rosset e Panis a restare senza macchina di riserva.

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Al termine di una giornata ricca di colpi di scena arriva la prima vittoria del team Jordan, doppietta con Hill davanti a Ralf Schumacher. Si deve tornare indietro al 1961, invece, per registrare il divario minimo tra primo e secondo sotto la bandiera. Appena 7 decimi il margine di Phil Hill su Ferrari Wolfgang Von Trips, dominio Rosso completato da Ginther e Gendebien alle loro spalle. 

Gara fiume nel 1952, quando Alberto Ascari ha la meglio dopo 508 km e 3 ore 3 minuti e 46 secondi di gara. Vittoria dalla pole, diversamente da quella ottenuta nel 1995 da Michael Schumacher. Resta il Gran Premio del Belgio vinto con la posizione di partenza più arretrata, la 16ma. Un incidente prima delle qualifiche costringe il tedesco a partire con il muletto, poi problemi al cambio tormentarono la sessione del sabato, mentre le Ferrari occuparono la prima fila. In gara la rimonta, da ricordare per la diversa scelta di gomme nella battaglia con Damon Hill leader della corsa e passato alle gomme da bagnato non appena iniziò a piovere, scelta rivelatasi errata.

Ultimo numero, il 21. Tanti, con l'esordio quest'anno in Bahrain di Vandoorne, sono stati i piloti belgi in Formula 1. Solo Ickx e Boutsen quelli capaci di ottenere una vittoria al momento. Belga di nascita, è di Hasselt, ma corre con licenza olandese, invece, Verstappen. 

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