Formula 1 Monza, Raikkonen: "Troppi alti e bassi nei giudizi degli steward"

Nella conferenza piloti prima del GP d'Italia, Kimi parla degli episodi con Verstappen ma anche della pista e dell'addio di Massa

Maurizio Voltini

01.09.2016 16:30

Uno degli argomenti "caldi" alla conferenza piloti che come ogni giovedì precede il Gran Premio, è stato stavolta quello sul comportamento di Max Verstappen alla scorsa gara di Spa, e ovviamente fra i piloti più coinvolti nella questione c'era Kimi Raikkonen. «Non ho ancora parlato con lui, ma personalmente non ho nulla contro Max - cerca di chiarire subito il finlandese - è un bravo giovane ed è veloce. Solo che ci sono alcune cose che ha fatto che non erano corrette, per come la vedo io». Interrogato se si riferisse alla partenza, Kimi tutto sommato nega: «Sicuramente in quell'occasione ci sono state circostanze sfortunate. Non c'è molto da discutere, non è stata una situazione ideale per nessuno dei tre. Sicuramente la prossima volta cercheremo di stare tutti più attenti, ma alla fine sono cose che succedono».

Così anche in questa conferenza, il dito è andato rapidamente a puntare più sul comportamento successivo di Verstappen, nel corso della gara, e su come non sia stato praticamente preso in considerazione dai commissari di gara. Sulla loro applicazione delle regole, Raikkonen si esprime così: «Credo sia piuttosto chiaro quali siano queste regole, e su questa base alle volte si ha l'impressione che non sia corretto quello che succede in circuito. Il problema è che poi le valutazioni non sono sempre le stesse, che si sono alti e bassi nei giudizi. Naturalmente è chiaro che su certi episodi ci sono discussioni interminabili e nessuno è mai d'accordo, però…». Sembra insomma che ogni gruppo di steward abbia le sue regole… «L'abbiamo fatto presente molte volte al briefing piloti, ma non è cambiato molto».

Dalla platea gli si chiede qualcosa di più specifico sulla manovra con la quale Verstappen l'aveva allargato fuoripista a Les Combes, e Raikkonen si focalizza sui momenti immediatamente successivi, perché lui era comunque uscito davanti da quelle esse, però… «Subito dopo quell'episodio ho chiesto se dovevo cedere la posizione, e dalla direzione gara hanno detto che dovevo farlo. L'ho fatto al giro successivo: da parte mia è stata una decisione difficile da prendere, ma non avevo scelta».

Siamo a Monza, cosa puoi dire al riguardo? «È un circuito che mi piace e questo è sempre un bellissimo weekend. È una gara speciale per la Ferrari, è la gara di casa. Di questa gara ho ricordi bellissimi e anche meno belli, ma è un circuito su cui è speciale correre, sia per il tracciato sia per la sua storia. Speriamo che stavolta vada bene: pensiamo di avere buone opportunità dopo quanto mostrato a Spa, per cui speriamo che le cose vadano nel modo giusto e che in gara prendiamo le decisioni giuste».

Arriva anche una domanda un po' strana, sul suo rapporto con Vettel: avete un buon rapporto fra voi, ma non vi piacerebbe di più vivere una gara stressante in cui lottate fra di voi in gara ma con una macchina vincente? «Cosa cambierebbe? Anche questo weekend siamo preparati a lottare anche duramente uno contro l'altro, in pista. Ma sappiamo che dovremo comunque lavorare insieme ai box per progredire con tutta la squadra. Tutto questo non significa rinunciare ad essere amici, credo che lo saremo ancora in ogni caso».

Per concludere, anche un pensiero su Felipe Massa che ha da poco annunciato il suo ritiro dalla Formula Uno: «È un grosso peccato, ma del resto è qualcosa che ha scelto lui. Avevamo un buon rapporto quando siamo stati assieme nello stesso team. È un tipo in gamba: sappiamo che ha passato momenti difficili, ma è sempre stato forte. Ma la vita va avanti: sono comunque sicuro abbia fatto la scelta più giusta per lui».


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