Liberty compra la F1 ma Ecclestone resta

Liberty compra la F1 ma Ecclestone resta

Definito l'accordo per la cessione delle quote CVC. “È stato deciso che resterò io a capo della F1 per almeno 3 anni”, ha dichiarato Ecclestone

Alberto Sabbatini

07.09.2016 17:51

Chi pensava di liberarsene per sempre resterà deluso. Bernie Ecclestone resterà a capo della F1 anche quando il gruppo americano Liberty Media avrà finalizzato l’acquisto delle quote di proprietà della Formula One Group che erano del fondo inglese CVC Capital Partners

Lo ha confermato lo stesso Ecclestone che ai nostri “cugini” inglesi di Autosport ha detto chiaramente: ”È stato deciso che resterò a guidare la F1 come chief executive (amministratore delegato, ndr)”. 

L’accordo per l’acquisto della F1 dal gruppo CVC si è concluso: il gruppo Liberty Media pagherà 8 miliardi di dollari per rilevare il 35,5% della proprietà della società che controlla il business F1 che sono le quote che appartengono alla CVC, il maggior azionista. Il resto è sparso tra vari azionisti di minoranza che resteranno proprietari delle loro quote, tra cui Ecclestone stesso che ne detiene personalmente il 5% e un restante 9% attraverso il suo fondo personale che ha curiosamente un nome italiano: “Bambino trust”.

Ma la cosa importante, contrariamente a quel che pensava pochi giorni fa a Monza quando si sparse la notizia, è che Ecclestone non verrà buttato fuori dalla F1 dai nuovi proprietari, ma al contrario resterà al ponte di comando. Non solo perché lo vuole lui, ma probabilmente perché lo vuole il gruppo Liberty Media. Forse convinti che senza il padre-padrone che ha gestito per 40 anni gli affari della F1 e ne conosce tutti i segreti, l’intero sistema che tiene in equilibrio la F1, dagli accordi commerciali con le squadre, a quelli con i circuiti, possa cadere come un castello di carte. 

Liberty Media, chi sono i futuri proprietari della Formula 1

Ecclestone manterrà il suo ruolo di Ceo (per altri tre anni almeno) della F1, e cambierà solo il referente della proprietà: non sarà più Donald MacKenzie, il boss del fondo CVC Partners, ma Chase Carey, vicepresidente del Liberty Media Group e uomo di fiducia del capo John Malone. Quindi, avendo egli quasi 86 anni (li compirà il 28 ottobre prossimo), guiderà la F1 fino alla soglia dei 90 anni. Non male come responsabilità per un “vecchietto” che però dimostra quindici anni di meno vista l’agilità e la lucidità con cui si muove e agisce.

Ecclestone ha spiegato la sua strategia e il suo ruolo con queste parole, sempre ad Autosport: “Continuerò a fare quello che ho sempre fatto: negoziare con i circuiti per fare i contratti e il calendario (vedi caso Monza F1, ndr), fare gli accordi commerciali con le Tv e cose del genere. Ma la buona notizia è che ci sarà Chase che sarà in grado di imprimere una forte accelerazione alla F1 nel campo del web e dei social media. Come sapete, io non sono mai riuscito a guadagnare dai social media”. 

Il Chase di cui parla è Chase Carey, l’uomo di fiducia del Liberty Group che diventerà il presidente della società della F1. Ha avuto in passato ruoli di comando nella Twenty Century Fox e in DirecTV, la TV satellite n.1 negli Stati Uniti. Ecclestone fa capire che, conoscendo bene il mondo delle tv e dello sport Usa, Carey riuscirà a rendere più popolare la F1 negli Stati Uniti dove è ancora debole rispetto alla Nascar. 

A questo punto viene facile pensare che l’operazione di cambio di proprietà, invece che subita da Ecclestone, sia stata forse da lui stesso architettata e spinta. Magari dopo aver capito che la CVC non aveva più interesse a investire nella F1 ma solo a trarne guadagni. Non tanto per continuare a guidare la F1, ma per rinforzare il mondo dei GP facendola crescere in quegli aspetti in cui Bernie e la CVC avevano scarsa competenza: il mondo dei social, il web e i rapporti con i ricchi sponsor americani


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