F1 Singapore, i piloti: "Questa è la pista più dura"

Bottas e Perez parlano anche della sfida fra Williams e Force India per il 4° posto fra i costruttori, mentre Nasr ed Ericsson sono fiduciosi sugli sviluppi Sauber 

Maurizio Voltini

15.09.2016 14:13

Solitamente è difficile trovare tutti i piloti d'accordo su qualcosa, ma nella conferenza stampa del giovedì a Singapore lo sono stati quando è stato chiesto loro se questo sia il tracciato più duro del mondiale. Inizia Marcus Ericsson: «È sicuramente la gara più difficile, non ci sono momenti per rilassarsi. Ma è anche una delle più divertenti». Il compagno di squadra Felipe Nasr conferma: «Si tratta di una gara dura sia per i piloti che per le macchine: fai una curva dopo l'altra in continuazione e azzeccarle tutte è una sfida. Infatti è stata sempre una gara ricca di sorprese». Meno "netto" Jolyon Palmer, ma per ovvi motivi: «Io qui non ho ancora corso con una F1 - dice infatti - ma l'ho fatto in GP2, ed era molto divertente». Valtteri Bottas fa anche un paragone: «A livello fisico questa è la gara più dura, dal punto di vista mentale per me è come Monaco». Fra i più loquaci è Daniel Ricciardo: «È davvero una gara molto dura, devi sempre tenere gli occhi aperti e il massimo della concentrazione, non hai il tempo per tirare il fiato. Poi ci sono il calore e l'umidità: è simile alla Malesia, ma qui siamo in mezzo a una città». Sergio Perez cerca di dissociarsi, ma dura poco: «Io non la vedo proprio così… No, sto scherzando… Qui gli ultimi giri sono davvero estenuanti ed è difficile portare a termine la gara senza fare un errore, ma se succede sei subito a muro e la gara è compromessa».

Con qualcuno si parla anche della prossima stagione. Il primo è Bottas, al quale viene chiesto qualcosa sul possibile sostituto di Felipe Massa: «Tutto quello che so è che avrò un compagno di squadra nuovo, l'anno prossimo. Ma non è stato confermato nemmeno se pure io sarò ancora in Williams oppure no… Per quanto riguarda l'altro pilota, ho già detto in precedenza che più è veloce e meglio è perché aiuta la prestazione, sia come confronto fra piloti sia per il team. Ma ripeto che non è una decisione che spetta a me». Un altro interrogato in merito è stato Nasr: «Al momento non ho notizie, non ho molto da dire. Ma posso dire che la stessa Sauber sta crescendo dopo le ultime novità al vertice, sono arrivate nuove persone ed è salita di livello, per cui sta diventando nuovamente una squadra attraente. Vedremo…». Piuttosto, dopo le ultime dichiarazioni della Force India a Monza, dove aveva rimarcato che Perez era sotto contratto, qualcuno è rimasto sorpreso della dichiarazione del messicano: «Speravo di poter mostrare questo weekend il mio programma per il 2017 - ha infatti affermato - ma non mi è stato possibile. Spero di poter annunciare qualcosa prima della prossima gara. Io sarei comunque molto contento di restare alla Force India, ma è ancora troppo presto per poterlo dire».

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Si torna in tema Sauber parlando di novità tecniche, e in questo senso parla Ericsson: «Confermo che la squadra si sta muovendo, e infatti abbiamo degli aggiornamenti. Anzi, qui finalmente potremo provare completamente il nuovo pacchetto aerodinamico sviluppato nella fase estiva. Si tratta di una configurazione ad alto carico aerodinamico, che quindi non era adatta a essere pienamente utilizzata a Monza o Spa: qui a Singapore potremo finalmente sfruttarla al massimo e vedere effettivamente come va». Nella lotta per la quarta posizione in campionato con la Force India, qualcosa è stato portato anche dalla Williams, e Bottas spiega: «Nel complesso penso che fra noi e loro siamo allo stesso livello di macchina, per cui dipenderà da gara a gara come riusciremo a sfruttare questi aggiornamenti, le strategie e così via: sarà una grande battaglia. Siamo stati vicini nelle ultime gare, vedremo se sia stato dovuto solo alle piste». Però, gli si fa presente, dal Canada a oggi hai ottenuto pochi punti… «Sicuramente non abbiamo ottenuto i risultati in cui speravo dopo il podio del Canada, ma comunque cercherò di ottenere il massimo possibile ogni weekend. Se a fine gara potrò dire di averlo fatto, sarò soddisfatto».

«Vogliamo riavvicinarci alla Williams - gli fa eco Perez - perché siamo forti e quindi cercheremo di batterli. Certo Singapore è una pista speciale, diversa da un tracciato normale, e prima di tutto bisogna arrivare a fine gara». Al pilota della Force India si chiede un'opinione sul fatto che la squadra parta sempre piuttosto lentamente in campionato ma poi recuperi bene nel corso della stagione. «Credo però che quest'anno il team sia partito subito piuttosto bene - risponde Perez - grazie alla continuità di regole con il 2015. Solo, all'inizio la macchina era lontana dagli altri in qualifica, ma poi è riuscita a migliorare e questo ha fatto la differenza. Poi il team sa adattarsi piuttosto bene, per cui credo che faremo bene anche l'anno prossimo con le nuove regole. Questa stagione credo la finiremo davanti alle Williams e l'anno prossimo progrediremo ancora, anche se sarà dura arrivare a competere contro le Ferrari, ma vedremo…». 

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