Formula 1 Singapore, a Vettel l'onore delle armi

Dopo il disastro in qualifica il ferrarista è stato capace di rimontare dall'ultimo posto al 5°: "La pazienza non è la dote ideale dei tifosi ferraristi, ma non è nemmeno la mia. Ma pian piano stiamo arrivando"

Alberto Sabbatini

18.09.2016 17:41

Per una rimonta da ultimo a quinto ci avrebbe fatto la firma dopo la delusione del sabato. E alla fine Sebastian Vettel è molto fiero e orgoglioso della gara che ha fatto a Singapore. Una corsa aggressiva tutta d'attacco, anche se è partito con le gomme soft che non sono esattamente quelle ideali per attaccare fin dalla prima curva. Durante le interviste sorrideva platealmente, un sorriso che finora gli abbiamo visto sul volto ben poche volte. La grande gara di Vettel (e quella di Raikkonen che senza la scelta strategica sbagliata sarebbe finito terzo) mitigano la delusione per una Ferrari che di nuovo è scesa dal podio.

Vettel ha anche lo spirito di ironizzare sulla sua partenza poco felice. “Credo che la mia partenza sia stata scarsa, speravo di fare più sorpassi al primo giro e invece non ci sono riuscito”. In effetti al primo giro era solo 19°, cioé ultimo come al via considerando che Grosjean non era partito, Hulkenberg era finito subito a muro in partenza e Bottas procedeva a rilento con una gomma forata. “Ma poi - prosegue Vettel - è uscita la safety car e ne ho passati 5 alla ripartenza. È stato complicato far funzionare bene le gomme, avevo le soft e ci ho messo molto a portarle alla giusta temperatura”. 

In effetti Vettel nei primi giri girava piano, sul passo di 1'58” al giro mentre in testa alla gara viaggiavano su 1'52”. E in pochissimi giri ha accumulato 23 secondi di distacco dal leader della corsa. Ma prorio questo dimostra la sua grandissima gara d'attacco. Perché a fine corsa il ferrarista ha finito a 27” secondi da Rosberg e a soli 17” da Raikkonen, nonostante avesse corso sempre invischiato nel gruppo e nei sorpassi che fanno perdere tempo. Quindi dal 5° giro di gara in poi il suo distacco è rimasto pressoché invariato. E ha superato 14 piloti in pista, fra cui il sorprendente Alonso che per metà gara aveva tenuto la quinta posizione. Questa progressione incredibile sul giro di Vettel fa pensare cosa avrebbe potuto combinare Seb su questa pista, che per lui è magica (4 vittorie in carriera), se fosse partito nelle prime due file. 

Vettel ha scelto una strategia aggressiva usando le soft nel primo stint di gara che gli ha permesso di ritardare il pit stop e salire fino al 6° posto quando tutti i primi sono andati prima di lui a cambiare gomme.Poi ha sempre messo gomme ultrasoft con cui ha girato velocissimo e costante per parecchi giri. Per buona parte di gara ha anche detenuto il giro più veloce in corsa. Lui il suo ottimo ritmo lo spiega così: “Avendo tanti set di gomme fresche dalle prove ho potuto gestire le gomme e trovare un bel ritmo di gara. Abbiamo ribaltato la situazione dopo il deprimente risultato di ieri in qualifica”.

Quando gli chiedono se ha avuto rimpianti in questa stagione, risponde ottimista: “Col senno di poi è sempre facile parlare. la situazione è dura, dobbiamo accettarla: a ogni gara scopriamo qual è il nostro potenziale. È come un arco con le frecce: tendi e tiri l'arco più che puoi, ma a un certo punto molli la freccia e lei va. E scopri come è andata. Ci sono tanti cambiamenti in corso (in Ferrari, ndr); dobbiamo essere pazienti e aspettare. So che la pazienza non è la dote ideale dei tifosi ferraristi, ma non è nemmeno la mia. Ma pian piano stiamo arrivando". 

GP di Singapore, ordine di arrivo


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