Formula 1 Malesia, Hamilton: "Un dolore indescrivibile"

Delusione palpabile dopo l'avaria motoristica che ha fermato la gara verso la vittoria (e la leadership in campionato) dell'inglese a Sepang

Maurizio Voltini

02.10.2016 14:59

La lotta per il Mondiale sembrava avviata in una direzione favorevole a lui quando Rosberg è stato mandato in testacoda al via da Vettel; invece tutto si è ribaltato quando alla conclusione del 40° giro Lewis Hamilton si è ritrovato con il motore in fiamme e ha dovuto parcheggiare la sua Mercedes a bordo pista.

È comprensibilmente un Hamilton devastato quello che a fine gara si/ci chiedeva "Ma questi problemi di motore capitano solo a me?" e che su Facebook ha scritto: «Oggi, il dolore è indescrivibile, ma credo davvero che Dio non ti dà più di quello che puoi gestire. Voglio dire un enorme grazie ai tifosi che stavano in piedi sotto il sole, o stavano a guardare dai loro divani a casa, e mi sostengono in questo fine settimana. Sono così grato. Ho 100% fiducia nella mia squadra, hanno lavorato così duramente sia in pista che in fabbrica, e un enorme grazie a loro. So che abbiamo avuto tutti questi problemi, ma non è come si cade, è come ci rialziamo. Non è come siamo nei momenti di comfort a definirci, ma come siamo di fronte alle avversità. Siamo campioni ed è così che si va avanti. Io, noi, non molleremo mai!».

Nelle dichiarazioni più ufficiali in pista Lewis descrive meglio cosa gli sia effettivamente successo: «Max era nella mia "finestra" del pit-stop per cui stavo cercando di metterlo fuori. E c'ero quasi. Ma poi in rettilineo ho perso improvvisamente potenza. Ovviamente mi sono dovuto fermare. Ora ci sono ancora cinque gare da disputare e se posso andare come fatto in questo weekend c'è ancora tutto da giocare. I ragazzi guarderanno cos'è successo: ogni volta che abbiamo avuto problemi di motore hanno scoperto il perché, e questo ci mette potenzialmente in una posizione migliore, assicurandoci che non si ripeta in futuro. Ora tutto quello che posso fare è concentrarmi più che posso e pregare che la macchina stia insieme, ma ho ancora fede e speranza».

Su certe frasi a fine gara un po' vittimistiche se non "cospirazioniste", Hamilton aggiunge: «Onestamente, cercate di capire il mio punto di vista. Da un lato abbiamo avuto la più incredibile serie di successi in questi ultimi due anni, e ne sono riconoscente. Questi ragazzi hanno lavorato sodo e sono tutti addolorati: ho visto le lacrime negli occhi dei miei meccanici. Ma quando scendi dalla macchina dopo aver dominato e il motore si è rotto, è piuttosto difficile dire cose positive. Come ho detto nelle interviste TV, la Mercedes ha costruito 43 motori o qualcosa del genere, con i tre extra che ho avuto in più; e la maggior parte delle avarie, se non tutte, sono capitate a me. Quindi è sicuramente difficile da accettare. Ma ho sempre la massima fiducia in questi ragazzi: senza di loro non avrei vinto questi due campionati e mi piace stare qui. Dobbiamo sempre ricordarci di cosa abbiamo costruito finora e la prenderò come una prova per la mia forza di volontà e il mio spirito».

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