Formula 1, il regolamento 2017 tutte le novità

Formula 1, il regolamento 2017 tutte le novità

Le novità sul piano tecnico e sportivo introdotte dalla prossima stagione. Dalle modifiche all'aerodinamica fino alle gomme, passando per il sistema dei gettoni e le partenze sul bagnato

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Fabiano Polimeni

22.12.2016 09:46

Sul quanto saranno più veloci, i pareri sono diversi. L'ipotesi più accreditata è di una Formula 1 4" al giro più rapida nel 2017 di quanto non lo sia stata quest'anno. A sentire, invece, l'ex Williams Pat Symonds, il miglioramento sarà più contenuto, tra i 2 e i 3". Certo è che il tasso di sviluppo durante la stagione consentirà un'evoluzione rapida delle prestazioni. Come cambieranno le norme nel dettaglio? Novità nella configurazione aerodinamica, certo, senza dimenticare gli interventi al regolamento sportivo, anch'essi di portata rilevante.

AERODINAMICA. E' l'area che darà le maggiori opportunità di sviluppo. Nel 2017 avremo monoposto radicalmente diverse nelle dimensioni delle ali, delle pance, del diffusore. Iniziando dall'anteriore, l'ala incrementerà la propria larghezza dagli attuali 1650 mm a 1800 mm, mantenendo invariata l'altezza dal piano di riferimento.

Complessivamente le monoposto saranno più larghe, si passerà da 1800 mm a 2000 mm. Diversa sarà anche la larghezza all'altezza delle pance. Se oggi, infatti, il regolamento prescrive un valore massimo di 1400 mm, dal prossimo anno i progetti potranno presentare una larghezza del fondo tra i 1400 e i 1600 mm.

Tra le zone in cui i team potranno sperimentare soluzioni diverse, ci sarà maggior libertà tra il centro ruota anteriore e l'inizio delle pance. Là dove Mercedes ha proposto nel 2016 gli originali deviatori di flusso immediatamente davanti alle pance, si tornerà al passato, vista la possibilità di sviluppare soluzioni in posizione più avanzata, verso l'asse anteriore.

Uno dei componenti di maggior impatto sulla prestazione delle monoposto, il diffusore, avrà misure complessivamente riviste. Anzitutto la rampa non inizierà più in corrispondenza del centro ruota posteriore, bensì 175 mm davanti al medesimo e culminerà con un'altezza che da 125 mm passa a 175 mm, abbinata a una larghezza superiore dell'intero estrattore: da 1000 mm a 1050 mm.

Insieme all'ala anteriore, misure differenti anche per quella posteriore. Sarà più bassa, da 950 mm si passerà a 800 mm, misurati dal piano di riferimento, al tempo stesso sarà più larga, poiché da 750 mm si passerà a 950 mm.

GOMME. Avranno un chiaro impatto visivo e contribuiranno a disegnare monoposto più accattivanti. Ovviamente, saranno anche garanzia di maggior aderenza vista l'impronta a terra superiore. La Pirelli ha sviluppato coperture del 25% più larghe. Il battistrada delle gomme anteriori sarà di 305 mm (fino al 2016 è stato di 245 mm), quello delle posteriori di 405 mm (325 mm la precedente misura). Invariato il diametro dei cerchi, 13", cambierà invece il diametro complessivo della ruota. Le slick misureranno 670 mm, le gomme intermedie 675 mm, le gomme full wet 680 mm.

Nelle prime gare stagionali sarà il gommista a selezionare la quantità - uguale per tutte le squadre - di ciascuna delle tre mescole proposte per ogni singolo evento; questo in ragione del fatto che saranno poche le occasioni per testare le nuove gomme e le scelte si sarebbero dovute operare con un anticipo tale da rendere la selezione completamente al buio, prima ancora di disputare i test invernali a Barcellona.

Costruzioni e mescole delle gomme saranno ovviamente diverse, si aspetta un prodotto più consistente, caratterizzato da minor degrado. Oltre al grip in curva, superiore anche per il maggior carico aerodinamico generato, l'interazione tra gomma e aerodinamica porterà a un abbassamento delle velocità di punta, frutto di una sezione frontale della gomma superiore e di una conseguente resistenza maggiore.

PESO. Gomme più larghe vorrà dire anche un peso supplementare, che andrà a sommarsi all'incremento di 20 kg deciso dal regolamento. Da 702 kg di peso minimo si passerà a 722 kg.

MOTORI. Perlomeno fino al 2020 la Formula 1 continuerà a utilizzare le attuali power unit turbo ibride. Nel 2017, visto il calendario da 20 gran premi, si potranno utilizzare solo 4 unità in tutto il campionato. Cade il limite dello sviluppo attraverso i gettoni. I costruttori potranno evolvere a piacimento i propri motori, di fatto arrivando alla possibilità di 3 pacchetti di sviluppo, oltre la power unit omologata per l'utilizzo in Australia. Confermato il sistema di arretramento in griglia all'utilizzo del quinto componente della power unit tra i sei di cui si compone (motore termico, MGU-H, MGU-K, pacco batterie, turbo ed elettronica di controllo).

Nell'ottica del contenimento dei costi, si è deciso di imporre limiti nella corsa all'alleggerimento dei componenti, con vincoli anche su materiali e dimensioni, sulle stagioni 2017 e 2018. E' stato introdotto anche l'obbligo di fornitura di una power unit per tutti i team, necessità emersa dopo il caso Red Bull-Renault 2015. I team clienti avranno, inoltre, una minima riduzione di prezzo nel 2017, 1 milione di dollari di "sconto" sul prezzo pagato nel 2016, destinato a crescere fino a 3 milioni di dollari nel 2018.

Molto più rilevante, invece, la decisione presa sull'escamotage adottato da tutte le scuderie in concomitanza di un cambio di power unit con conseguente penalizzazione in griglia. Dal 2017 non sarà più consentito effettuare sostituzioni multiple di componenti, scontando un'unica penalizzazione per ritrovarsi poi con una scorta di parti nuove da impiegare nei gran premi successivi, senza incorrere in ulteriori arretramenti in griglia. Il regolamento sportivo prescrive che solo l'ultima unità sostituita e portata in gara potrà utilizzarsi senza penalizzazioni negli appuntamenti seguenti. Si chiude una falla che McLaren per prima, nel 2015, aveva sfruttato, per creare scorta di parti nuove della power unit in corrispondenza di una sostituzione oltre il limite regolamentare, pagando di fatto una sola penalità in griglia.

PARTENZA SUL BAGNATO. Destinata a regalare maggior spettacolo è la decisione adottata dalla FIA sulle partenze da fermo in caso di pista bagnata. Se lo riterrà opportuno, il direttore di gara farà iniziare la corsa dietro Safety Car, come accaduto quest'anno (Silverstone e Interlagos), tuttavia, nel momento in cui riterrà che le condizioni dell'asfalto siano sufficienti per far rientrare la SC, le monoposto non proseguiranno con la partenza lanciata, bensì torneranno in griglia per uno start da fermo, chiaramente con le medesime gomme utilizzate nei giri dietro Safety Car.


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